Il padre di Kata, Miguel Angel Romero Chicclo, ha espresso la sua angoscia per la mancanza di informazioni riguardo all’indagine in corso. In un incontro con la stampa, organizzato dai suoi avvocati di fronte all’hotel Astor di Firenze, ha dichiarato: “In procura non mi dicono niente, noi siamo i genitori, vogliamo sapere almeno qualcosa. Siamo con l’angoscia di non sapere nulla, quindi fare questa cosa di indagare mio fratello e mio cognato mi fa pensare tante cose, che non trovano niente e vogliono mettere nei guai noi, la mia famiglia, e questo non va bene”.
Il padre di Kata ha espresso la sua fiducia in suo fratello e suo cognato, affermando di conoscerli bene e di essere sicuro che non sappiano nulla e abbiano detto tutta la verità. Ha anche aggiunto che l’accusa rivolta alla sua famiglia lo offende.
È evidente che la mancanza di informazioni sulla situazione sta causando grande preoccupazione al padre di Kata. Egli desidera essere coinvolto nell’indagine e avere accesso a notizie che riguardano sua figlia. Inoltre, ha espresso la sua fiducia in suo fratello e suo cognato, sostenendo che siano innocenti e che abbiano fornito tutte le informazioni necessarie.
È importante rispettare il desiderio del padre di Kata di essere aggiornato sull’indagine e di essere coinvolto nel processo decisionale. La sua preoccupazione per il benessere della sua famiglia è comprensibile e va presa seriamente. Speriamo che le autorità competenti forniscano presto le informazioni richieste e risolvano questa situazione nel modo più giusto possibile.
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