Nuove Rivelazioni Sull’Assassino di Giulia Cecchettin: Comportamento Instabile e Negazione di Violenza da Parte dei Genitori di Filippo Turetta

Mercoledì 22 novembre, durante un’intervista con un vicino di casa di Filippo Turetta, che ha preferito rimanere anonimo, sono emerse nuove informazioni sull’assassino di Giulia Cecchettin. Secondo il vicino, l’assassino era una persona non del tutto serena che aveva già manifestato comportamenti violenti in passato. “Lui sfogava la sua rabbia con gli oggetti, è un anno che va avanti così”, ha affermato l’uomo. Ha anche riferito di episodi in cui l’assassino aveva danneggiato oggetti, come un palo e dei piastroni di ferro. Il vicino ha descritto un ambiente domestico caratterizzato da discussioni e urla, ma ha sottolineato che l’assassino non prendeva di mira nessuno in particolare.

Descrizione di un cambiamento di comportamento

Il vicino di casa ha anche rivelato che l’assassino aveva subito un cambiamento di comportamento negli ultimi anni. Prima era una persona più dolce, ma poi aveva iniziato a manifestare sbalzi d’umore e a salutare le persone in modo inconsistente. “Aveva già degli sbalzi d’umore”, ha affermato il vicino. Queste informazioni sembrano confermare quanto scritto dal giudice nell’ordinanza, che parla di incapacità di controllo e pericolosità estrema dell’assassino. La conduttrice Federica Sciarelli ha commentato che queste parole vanno nella stessa direzione delle conclusioni del giudice.

I genitori di Filippo Turetta negano di aver insegnato la violenza

I genitori di Filippo Turetta hanno risposto alle accuse che li dipingono come una famiglia patriarcale. “Non siamo talebani”, ha dichiarato il padre di Filippo. Ha sottolineato che lui e sua moglie hanno sempre condannato apertamente ogni forma di violenza di genere e che non hanno mai insegnato a Filippo a maltrattare le donne. I genitori sono profondamente addolorati per la tragedia e si sentono vicini alla famiglia di Giulia Cecchettin. Sono sconvolti dal fatto di essere considerati genitori inadeguati e una famiglia simbolo del patriarcato. Hanno affermato di aver discusso spesso di questi temi in famiglia e di aver partecipato a eventi organizzati dalla scuola sui problemi di genere. Non riescono a spiegarsi cosa sia successo e credono che qualcosa nella mente di Filippo abbia smesso di funzionare.

Conclusioni

Le nuove informazioni fornite dal vicino di casa di Filippo Turetta gettano luce su un comportamento instabile e violento dell’assassino di Giulia Cecchettin. Queste testimonianze sembrano confermare le conclusioni del giudice sull’incapacità di controllo e la pericolosità estrema di Filippo. Nel frattempo, i genitori di Filippo negano di aver insegnato la violenza e si sentono profondamente addolorati per la tragedia. Non riescono a spiegarsi cosa sia successo e credono che qualcosa nella mente di Filippo abbia smesso di funzionare.


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