Il metodo Fenoglio: una storia vera o di pura finzione?
La nuova fiction Rai, “Il metodo Fenoglio”, che debutterà su Rai 1 il 27 novembre 2023, è basata su una storia vera? Questa è la domanda che molti si pongono in vista dell’attesa trasmissione. La serie, diretta da Alessandro Casale e interpretata da Alessio Boni, è una co-produzione tra Rai Fiction e Clemart srl, distribuita da Beta Film. Si tratta dell’adattamento televisivo della celebre trilogia “Il Maresciallo Fenoglio” di Gianrico Carofiglio, pubblicata da Giulio Einaudi editore. La storia si svolge nella Bari degli anni Novanta, un periodo caldo per la lotta alla criminalità organizzata italiana.
Sebbene il contesto storico sia reale, i personaggi al centro della trama sono frutto dell’immaginazione dello scrittore Carofiglio, che ha anche curato la sceneggiatura della serie. Ad esempio, il protagonista Pietro Fenoglio è un personaggio di finzione. Tuttavia, eventi come l’incendio al Teatro Petruzzelli e la lotta contro Cosa Nostra, legata agli omicidi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, sono realmente accaduti e sono ancora oggi ricordati con grande dolore. Quindi, possiamo dire che “Il metodo Fenoglio” mescola realtà e finzione, portando alla luce fatti storici che non dovrebbero mai essere dimenticati, attraverso una narrazione attenta e profonda che ne preserva la memoria.
La trama di “Il metodo Fenoglio”
Ora che abbiamo chiarito che “Il metodo Fenoglio” non è una storia vera, ma si basa su eventi storici realmente accaduti, vediamo meglio di cosa tratta la serie. La storia si svolge nel 1991 a Bari e ha come protagonista il maresciallo Pietro Fenoglio, membro del Nucleo Operativo dei Carabinieri, noto per il suo acuto istinto investigativo e il suo rispetto per la legge.
Fenoglio sospetta che una mafia barese stia emergendo, ma le sue indagini vengono ostacolate dal colonnello Valente, il suo superiore. Dopo l’incendio al Teatro Petruzzelli, la città è sconvolta dalla violenza e Fenoglio si trova ad affrontare il rapimento del figlio del boss Nicola Grimaldi.
Con l’aiuto dell’appuntato Pellecchia e della PM Gemma D’Angelo, Fenoglio scopre che, nonostante il pagamento del riscatto, il bambino non è stato restituito. I sospetti si concentrano su Vito Lopez, ex braccio destro di Grimaldi, ma Fenoglio si chiede se sia veramente il colpevole o solo un capro espiatorio in una guerra criminale. Nel contesto degli attacchi di Cosa Nostra contro lo Stato, un’indagine diversa dal solito porterà alla luce una sorprendente verità.
Un mix di finzione e realtà
In conclusione, “Il metodo Fenoglio” è una serie televisiva che combina finzione e realtà. Sebbene i personaggi siano frutto dell’immaginazione dello scrittore Carofiglio, la trama si basa su eventi storici realmente accaduti. La serie si propone di preservare la memoria di questi fatti, che hanno segnato profondamente la storia italiana. Con la sua narrazione attenta e coinvolgente, “Il metodo Fenoglio” ci offre l’opportunità di riflettere su un periodo cruciale per la lotta alla criminalità organizzata e di non dimenticare mai le vittime di quegli eventi tragici.
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