Farmaco fa ricrescere denti - avvisatore.it
Quando si perde un dente è un’esperienza spiacevole ma come si affronterebbe se esistesse un farmaco che lo fa ricrescere?
Perdere i denti oggi è una scocciatura, ma può essere superata ricorrendo a impianti o protesi. Sembra incredibile ma potrebbe esserci un’altra soluzione, che fino a qualche tempo fa era impensabile. Quale? Farlo ricrescere. E non è fantascienza, ma realtà.
Grazie ad una rivoluzionaria scoperta scientifica infatti potremmo farci ricrescere i denti, qualora li perdessimo. La notizia ha già preso piede in rete e racconta di un team di ricercatori giapponesi al lavoro su un farmaco sperimentale capace di rigenerare i denti persi.
Lo studio ha alle spalle diversi anni, applicato anche su modelli animali, ma il modello per essere testato sull’uomo non solo è pronto ma è stato anche somministrato e non c’è che attendere il risultato. Si tratta di un traguardo che potrebbe cambiare radicalmente la medicina dentale, offrendo una soluzione innovativa non solo a chi ha perso un dente per traumi o malattie, ma anche a chi soffre di agenesia dentale, una condizione congenita che impedisce la formazione di alcuni denti.
Un farmaco che fa ricrescere i denti. Se i test clinici daranno esito positivo, si potrebbe assistere a una vera e propria rivoluzione per buona pace dei dentisti, impegnati in questi casi con interventi invasivi. Ci sarà la possibilità concreta di ripristinare la dentatura in modo naturale. Ma come funziona esattamente questo farmaco? E quali sono le sue implicazioni per il futuro?
Benché sia difficile comprendere nel dettaglio la sua funzione per chi non è addetto ai lavori, è stato riferito che alla base di questa scoperta c’è un anticorpo monoclonale, una proteina creata in laboratorio per colpire un bersaglio specifico: il gene USAG-1.
Si tratta di un gene che l’imita l’azione di alcune proteine morfogenetiche dell’osso (BMP), fondamentali per la crescita di ossa, cartilagini e, come si è scoperto, anche dei denti. Bloccando l’interazione tra USAG-1 e le BMP, il farmaco permette a queste proteine di agire liberamente, stimolando la ricrescita dentale.
I primi test sui topi hanno dimostrato che una singola dose di questo anticorpo era sufficiente per far nascere un nuovo dente. In un secondo momento sono stati fatti esperimenti sui furetti (che hanno una dentatura simile a quello dell’uomo) e anche in questo caso è arrivata la conferma del farmaco: i denti sono ricresciuti e senza effetti collaterali rilevanti!
A questo punto davanti a questi risultati incoraggianti gli scienziati dell’Università di Kyoto hanno deciso di avviare la sperimentazione clinica sugli esseri umani. A partire da settembre 2024, un gruppo di 30 uomini di età compresa tra i 30 e i 64 anni, ognuno con almeno un dente mancante, ha ricevuto una singola somministrazione del farmaco per verificare la sua sicurezza ed efficacia. Lo studio durerà 11 mesi e sarà fondamentale per determinare se la terapia può essere applicata con successo a livello globale.
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