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“Ho lasciato Chi l’ha Visto”, la confessione su Federica Sciarelli e sul programma Rai

Alla fine non ha resistito e ha lasciato “Chi l’ha Visto”. La motivazione incredibile con Fderica litigavamo come marito e moglie.

La trasmissione, condotta da Federica Sciarelli, ha dedicato la sua esistenza alla ricerca di persone scomparse, affrontando casi che hanno toccato le corde più profonde della società italiana. Carbone, classe 1945, ha contribuito a dare forma e sostanza a questo programma.

Casi drammatici come la strage di Erba e gli omicidi di Sarah Scazzi e Elena Ceste sono stati seguiti con passione da Carbone. In una recente intervista con Fanpage.it, il giornalista ha aperto un capitolo della sua vita professionale e personale, rivelando la complessità del suo rapporto con la conduttrice e il motivo che ha portato alla sua decisione di lasciare il programma.

La carriera di Gianloreto Carbone

La carriera di Gianloreto Carbone è iniziata in un contesto insolito. Nel 1993, dopo un periodo di crisi personale e professionale, si è unito al team di “Chi l’ha visto?” per motivi economici, inizialmente sentendosi estraneo a un lavoro che sembrava lontano dalla sua formazione artistica. Tuttavia, con il passare del tempo, ha trovato la sua vocazione, immergendosi nel dolore e nella disperazione delle famiglie in cerca di verità. La sua empatia e il suo approccio umano hanno fatto la differenza, rendendolo un pilastro del programma.

Parlando del suo rapporto con Federica Sciarelli, Carbone non nasconde le tensioni e le litigate che caratterizzavano la loro collaborazione. “Sembravamo marito e moglie”, afferma, sottolineando come, nonostante le divergenze, ci fosse un affetto profondo tra loro. Tuttavia, una frattura significativa si è verificata durante il caso della strage di Erba, quando le differenze di opinione su come gestire il caso hanno portato a una rottura.

Le motivazioni di GIanloreto Carbone e del perché ha lasciato Chi l’ha visto (Foto IG @chilhavistoraitre – avvisatore.it)

Carbone si è descritto come un uomo di passione e contrasti, un turbolento che ha sempre cercato di mantenere una linea di integrità e rispetto nel suo lavoro. La sua decisione di lasciare “Chi l’ha visto?” è stata personale; non è stato allontanato, ma ha scelto di ritirarsi perché si sentiva appesantito dal peso delle storie che aveva trattato. “Ero stanco”, confessa, enfatizzando la sua necessità di concedersi una pausa dopo anni di intensa dedizione.

Riflessioni sulla vita e il futuro

L’intervista si è spostata anche sulla sua vita privata e sul suo rapporto con il passato. Carbone ha parlato con affetto della sua infanzia a Posta Fibreno, in Ciociaria, dove ha vissuto una vita semplice e spensierata, segnata dall’amore per la famiglia e dai valori trasmessi dai genitori. La sua esperienza con la figura di Santa Clelia Barbieri, che ha ispirato una svolta nella sua vita professionale, è stata raccontata con una certa nostalgia.

Gianloreto Carbone si avvicina al traguardo degli 80 anni con una serenità sorprendente. Nonostante le sfide e i momenti di crisi, ha mantenuto un approccio positivo, dedicandosi alla scrittura e alla riflessione. Il suo recente libro “Sì, io l’ho visto!” rappresenta un nuovo capitolo nella sua vita, un’opportunità per condividere storie e aneddoti inediti, offrendo uno sguardo privilegiato su un mondo che ha contribuito a plasmare.

La sua storia è anche una riflessione su come la vita possa cambiare direzione in modi inaspettati. Carbone, ora in pensione, continua a essere una figura rispettata e ammirata, non solo per il suo lavoro, ma anche per il suo approccio umano e empatico nei confronti delle persone e delle situazioni con cui è entrato in contatto. La sua testimonianza è un invito a riflettere su come la dedizione e la passione possano trasformare la vita di un uomo e, di riflesso, quella di molte altre persone in cerca di risposte.

Rocco Grimaldi

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