Gucci si è scusata dopo la denuncia della giornalista e attivista Valentina Tomirotti, che ha raccontato di aver avuto difficoltà ad accedere al Museo-Gucci garden con la carrozzina. Tomirotti ha sottolineato che non c’è una rampa d’accesso per superare gli scalini e nemmeno un percorso d’accesso secondario. L’unica “soluzione” proposta era di far sollevare la carrozzina da più buttafuori. Tomirotti ha affermato che è tempo di chiedere un cambiamento e migliorare le situazioni, perché se un disabile non può entrare da Gucci, significa che Gucci non riconosce tale target come possibile acquirente.
In risposta, Gucci ha dichiarato che l’accessibilità è un percorso in costante evoluzione e che si impegna a migliorare i propri spazi per garantire una maggiore accessibilità. Tuttavia, gli edifici storici come il Gucci Garden presentano vincoli strutturali e legali che limitano le possibilità di intervento. Nonostante ciò, Gucci ha adottato tutte le misure consentite per rendere gli spazi accessibili, come l’installazione di un montascale mobile all’ingresso e ascensori per spostarsi ai diversi piani del palazzo.
Gucci è consapevole che alcuni tipi di sedie a rotelle potrebbero non essere compatibili con i montascale, ma per garantire l’accesso al maggior numero possibile di persone, offre una seduta alternativa che richiede un trasferimento temporaneo dalla propria sedia a rotelle con l’aiuto del personale dedicato. Inoltre, Gucci ha sviluppato un tour 3D online e un’audioguida per le mostre, disponibili gratuitamente sul sito.
L’azienda ha come obiettivo strategico quello di creare maggiori opportunità per le persone con disabilità e riconosce che c’è sempre spazio per migliorare. Gucci ha promosso una cultura aziendale che valorizza questi valori attraverso formazione e iniziative di volontariato. Collabora anche con esperti del settore per introdurre strumenti di accessibilità digitale, come AIRA, per aiutare le persone non vedenti e ipovedenti nelle boutique.
Gucci collabora con i propri team di Store Planning e Risorse Umane per garantire che gli uffici, i negozi e gli eventi siano sempre più inclusivi, offrendo a un numero crescente di persone l’opportunità di far parte del mondo Gucci. L’azienda è in costante contatto con la Sovrintendenza per valutare possibili soluzioni migliorative, anche se al momento non sono disponibili.
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