Oltre alla sua esperienza a Sanremo, la dedica di Amadeus va alla moglie, colei che ha rinunciato alla carriera per un’altra donna.
In un’intervista esclusiva al settimanale Chi, Amadeus racconta la fine della sua avventura quinquennale con Sanremo. L’uomo svela la complessità di essere il conduttore di un evento così prestigioso, definendo l’esperienza della kermesse come un amore intenso, travagliato, ma anche degno di essere chiamato tale; un’esperienza, questa, durata ben cinque lunghi anni.
Nel raccontare la sua avventura, emerge il peso delle responsabilità connesse al ruolo: “Ti accorgi di essere una persona che può decidere le sorti di altre persone. Ho interpretato questo ruolo con onestà, che significa anche non prendere amici in gara solo perché sono amici, con il rischio di perderli, ma i veri non li ho persi.”
Nonostante le sfide, sottolinea il legame indissolubile con Sanremo e la passione per la musica che ha reso l’esperienza appagante; ma anche la stanchezza di una responsabilità così importante. Qua subentra un altro amore, quello tra lui e la moglie.“Nei momenti intensi – racconta Giovanna – ho sempre avuto un ruolo importante nel mantenerlo sereno, tranquillo, nel sostenerlo nelle sue scelte e nel dargli dei consigli. La frase che gli dico da anni è “ho sempre ragione” o “te l’avevo detto”. È sempre la stessa scena”.
Amadeus e la dedica alla moglie Giovanna: perché ha rinunciato alla carriera
In realtà, come spiega lo stesso conduttore, dietro l’addio a Sanremo c’è solo il desiderio di stare con la propria famiglia. “Vivo tra Roma e Milano, passo due giorni alla settimana con Giovanna e José, e quando faccio Sanremo li vedo ancora meno. Ho fatto questo per cinque anni, ho bisogno di stare con loro”. Nel giorno degli innamorati, infatti, il pensiero va a lei, la donna che nel bene o nel male gli è sempre stata affianco.
Come racconta lui stesso, la cosa più bella che ha fatto Giovanna per Amadeus è stata quella di dedicarsi a lui e a sua figlia, ai tempi molto piccola. “Le ha fatto da amica, da sorella maggiore, capendo che non potevo fare una vita come qualsiasi altro papà. È stata la mia bambina, un giorno, a dirmi: “Perché non ti fidanzi con lei?”. Poi è arrivato il piccolo José e Giovanna, che aveva una carriera avviata, ha deciso di dare priorità alla famiglia. In quel periodo, infatti, le avevano proposto delle prime serate dopo L’eredità. Una scelta spontanea, questa, dettata dall’amore che da anni lega una coppia indissolubile, che non conosce alcun limite. La loro canzone? “La Rondine”. “È la canzone che dedicavo a mia moglie quando stavamo insieme i primi tempi e io vivevo a Milano e lei a Roma. Il testo ci rappresenta perché parla di una lontananza, di una mancanza”. Giovanna aggiunge: “Ascoltando La rondine ho pianto, mi sono nascosta dietro a mio figlio”.