Giorgia Meloni coinvolta in scherzo telefonico di comici russi: le sue parole

Dopo l’uscita del compagno Andrea Giambruno dalla sua vita, Giorgia Meloni si trova ora coinvolta in un incidente diplomatico internazionale. La presidente è stata vittima di uno scherzo telefonico da parte di due famosi comici russi, noti come Vovan e Lexus. L’impostore si è spacciato per il Presidente della Commissione dell’Unione Africana e la telefonata è arrivata direttamente a Palazzo Chigi. Nonostante l’accaduto, Meloni ha espresso importanti concetti sulla politica internazionale durante la conversazione.

La risposta di Palazzo Chigi

Dopo le richieste di commento da parte del quotidiano “La Repubblica”, Palazzo Chigi ha pubblicato una nota di chiarimento. L’Ufficio del Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio dei Ministri si è rammaricato per essere stato tratto in inganno da un impostore che si è spacciato per il Presidente della Commissione dell’Unione Africana. L’episodio è avvenuto durante l’impegno di Meloni per rafforzare i rapporti con i leader africani.

I comici russi e le loro vittime

Si ritiene che i comici russi Vovan e Lexus siano vicini ai servizi di intelligence russi, in quanto sono riusciti a beffare numerosi leader internazionali, tra cui Angela Merkel, Boris Johnson, Pedro Sanchez, Christine Lagarde e Tayyip Erdogan. Durante la conversazione con Meloni, i due si sono presentati con una falsa identità e hanno discusso di politica internazionale. Nonostante non si sia accorta dello scherzo, Meloni ha espresso idee importanti durante la conversazione.

Meloni sul tema migranti e l’inerzia dell’UE

Durante la conversazione, Meloni ha affrontato anche il tema dei migranti, criticando l’inerzia dei suoi colleghi dell’UE. Ha sottolineato che l’Italia non può risolvere da sola il problema e ha chiesto aiuto e stanziamento di fondi dall’UE. Ha espresso la sua delusione per la mancanza di risposte e ha affermato che quando si chiede aiuto diventa più difficile ottenere sostegno.

Fonte: Il Post


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