Con l’uscita del suo nuovo album il 22 marzo 2024, Gianna Nannini non solo riscopre le sue radici musicali ma anche personali. “Sei nell’anima”, più che un semplice titolo, rappresenta per l’artista senese un viaggio nell’essenza del blues e del soul, generi che incarnano profondamente il concetto di “anima”. Attraverso questo lavoro, Nannini esplora e celebra la propria rinascita, con canzoni che riflettono un profondo processo di introspezione e scoperta di sé.
La rinascita nel 1983
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Nel cuore dell’album c’è il brano “1983”, un anno simbolico per Nannini, che segna un momento di profonda trasformazione. “Era il periodo di ‘Fotoromanza’: ho perso me stessa”, ha condiviso Nannini in una toccante intervista. Quest’anno rappresenta per lei una seconda nascita, un’epifania personale attraverso la quale ha ritrovato la propria identità e forza.
Oltre il concetto di genere
Nell’album, Gianna Nannini affronta anche il tema del genere, sottolineando un’identità che trascende le categorizzazioni sessuali tradizionali. “Nascere senza genere” per l’artista significa liberarsi dai confini e dai conflitti imposti dalla società, promuovendo un messaggio di inclusività e comprensione profonda dell’essere umano oltre ogni etichetta.
Una carriera di rottura e innovazione
Gianna Nannini ha sempre incarnato una figura di spicco nella musica italiana, distinguendosi per il suo approccio unico alla scrittura e alla performance. Cresciuta musicalmente senza veri e propri idoli, se non Janis Joplin come riferimento vocale, Nannini ha portato nel panorama musicale italiano una voce femminile forte, indipendente e profondamente autentica.
Femminismo e musica: l’impegno di nannini
Gianna Nannini ha lungamente sostenuto il movimento femminista, partecipando attivamente a concerti e dibattiti legati alla causa. Anche quando contestata, non ha mai smesso di esprimere se stessa attraverso la sua musica, testimoniando una profonda coerenza tra il suo essere artista e il suo impegno sociale.
Musica e politica secondo nannini
Per Gianna Nannini, la musica trascede la politica. Essere rock, per lei, è già di per sé una dichiarazione politica, così come lo è “nascere senza genere”. Attraverso le sue parole e le sue note, Nannini invita a una riflessione sul potere liberatorio dell’arte, capace di superare divisioni e etichette per toccare l’anima di chi ascolta.