Il giudice di Milano ha deciso di archiviare il caso che coinvolgeva il rapper Fedez, accusato di vilipendio delle forze armate. L’indagine era stata avviata a seguito della denuncia presentata dall’associazione ‘Pro territorio e cittadini onlus’ riguardo alla canzone ‘Tu come li chiami’. Il testo della canzone era stato considerato offensivo dall’associazione nei confronti dei carabinieri e dei militari, definendoli ‘infami’ e ‘figli di cani’. La denuncia era stata presentata nel 2021 dall’onlus e anche la procura aveva chiesto l’archiviazione del caso. Nell’ordinanza di archiviazione si legge che il giudice condivide le considerazioni del pubblico ministero e ritiene che l’autore abbia esercitato il diritto di critica artistica, anche se con toni aspri e discutibili, senza l’intenzione di vilipendere l’istituzione dell’Arma dei Carabinieri. Inoltre, il giudice sottolinea che l’Arma stessa non ha intenzione di procedere contro l’indagato.
Il colonnello in congedo Roberto Colasanti, rappresentante legale dell’associazione, commenta la decisione dicendo: “Prendiamo atto della pronuncia e lasciamo ad altri le considerazioni al riguardo”. Colasanti aggiunge che due anni fa, dopo aver trovato la canzone su internet, l’associazione ha documentato in modo dettagliato la diffusione online della canzone e ha presentato una denuncia alle autorità competenti, sfruttando il diritto di ogni cittadino di segnalare reati perseguibili d’ufficio. Colasanti sottolinea che la promozione della cultura della legalità e la difesa delle vittime dei reati sono obiettivi fondamentali dell’associazione ‘Pro territorio e cittadini onlus’.
In conclusione, il caso che coinvolgeva Fedez è stato archiviato dal giudice di Milano, che ha ritenuto che il testo della canzone rientri nel diritto di critica artistica e non abbia l’intenzione di vilipendere l’Arma dei Carabinieri. L’associazione ‘Pro territorio e cittadini onlus’ ha presentato la denuncia due anni fa e accoglie la decisione del giudice, continuando a promuovere la cultura della legalità e a difendere le vittime dei reati.
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