Il medico che ha operato Fedez un anno fa è tornato a parlare della sua attuale situazione clinica. Il rapper è stato ricoverato d’urgenza a causa di due ulcere che hanno causato un’emorragia interna. Sua moglie Chiara Ferragni è tornata a casa da Parigi per stare al suo fianco. Durante il ricovero, sono state praticate due trasfusioni di sangue.
Fedez ha condiviso un messaggio su Instagram in cui ha dichiarato di sentirsi un po’ meglio e di ringraziare i medici per aver preso cura di lui. Il chirurgo Massimo Falconi, direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia del pancreas e dei trapianti all’IRCCS Ospedale San Raffaele, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera per parlare della situazione.
Il dottor Falconi è noto per aver asportato un carcinoma neuroendocrino a Fedez l’anno scorso. Ha spiegato che l’ulcera anastomotica, di cui soffre il cantante, è una complicanza frequente dell’intervento chirurgico. Si tratta di un’ulcerazione che si forma vicino alla sutura.
Il medico ha anche descritto i sintomi dell’ulcera che ha colpito Fedez, tra cui dolore addominale, difficoltà nell’alimentazione e, in casi rari, vomito di sangue o feci scure.
Per quanto riguarda il percorso clinico, il dottor Falconi ha spiegato che oltre al ricovero ospedaliero, potrebbe essere necessaria una terapia farmacologica o un trattamento endoscopico per fermare il sanguinamento. Solitamente vengono somministrati protettori gastrici per ridurre l’acidità dello stomaco e, se necessario, vengono effettuate trasfusioni di sangue. In genere, il ricovero dura pochi giorni e l’ulcera guarisce entro un mese.
Tuttavia, il medico ha sottolineato che è importante seguire attentamente le indicazioni fornite e seguire una corretta alimentazione e terapia farmacologica per evitare complicanze.
In conclusione, Fedez è stato ricoverato d’urgenza a causa di due ulcere che hanno causato un’emorragia interna. Il suo medico ha spiegato che si tratta di una complicanza frequente dell’intervento chirurgico a cui il rapper è stato sottoposto l’anno scorso. Oltre al ricovero ospedaliero, potrebbe essere necessaria una terapia farmacologica o un trattamento endoscopico per fermare il sanguinamento. È importante seguire attentamente le indicazioni fornite per evitare complicanze.
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