Il Rap italiano e le rivalità tra gang: una cultura importata
Il mondo del rap non è nuovo alle tensioni tra gang rivali, ma è preoccupante che queste dinamiche stiano diventando sempre più comuni anche in Italia, non solo negli Stati Uniti. Questo è ciò che ha sottolineato Fedez durante un’intervista a Muschio Selvaggio, insieme a Davide Marra, in cui hanno ospitato il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca.
Fedez ha affermato che “abbiamo importato non solo la musica e lo stile, ma anche le rivalità”. Questo commento è stato fatto per introdurre il caso di Shiva, nome d’arte di Andrea Arrigoni, arrestato con l’accusa di tentato omicidio dopo una sparatoria a Milano. La sparatoria è stata scatenata da una rivalità tra rapper americani, i Blood e i Crips, vestiti rispettivamente di rosso e blu. Questo evento è stato difficile da comprendere per De Luca e anche per Fedez, che fa parte della scena rap.
Fedez ha spiegato che “è successa una cosa strana, la scena rap italiana ha dimostrato un forte dispiacere per l’arresto di un loro amico, ma sembra che Emis Killa abbia detto che è nelle grinfie dello Stato”. Fedez ha continuato dicendo che questa situazione può portare a una percezione distorta del mondo. Emis Killa, infatti, aveva espresso il suo dispiacere per l’arresto di Shiva, definendo lo Stato come un nemico anche quando arresta un ragazzo accusato di aver sparato a qualcuno per motivi futili.
Dopo la trasmissione di Muschio Selvaggio, Emis Killa ha risposto alle critiche di Fedez, scrivendo su Instagram: “Che bravo ragazzo. Peccato che poi tu vada a fare il simpaticone con i miei amici, che sono persone che condividono gli stessi valori da me espressi e che sono finiti in prigione. Secondo me è meglio che tu stia con gli influencer. E ti prego, non nominare il mio nome quando vuoi pulirti la faccia in pubblico”.
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