Europa e sbarramento al 3%: Lollobrigida smentisce mentre Renzi agisce con il sostegno di La Russa

Le elezioni europee del 2024 stanno attirando l’attenzione dei partiti politici italiani più delle elezioni amministrative. Molti partiti vedono questa tornata elettorale come un’opportunità per consolidare la propria leadership o per scardinare l’asse socialista-popolare a Bruxelles e ottenere una classe dirigente più affine alle destre.

Una delle proposte discusse è quella di abbassare la soglia di sbarramento dal 4% al 3%. Angelo Bonelli dei Verdi è stato uno dei primi a proporre questa modifica, e altri partiti minori, compresi quelli interni alla maggioranza, hanno espresso opinioni favorevoli. Maurizio Lupi di Noi con l’Italia, ad esempio, definisce questa proposta “di buon senso”. Anche Fratelli d’Italia ha manifestato una certa apertura all’idea, ma il ministro Francesco Lollobrigida sostiene che non ci sono proposte ufficiali e che si tratta solo di speculazioni giornalistiche esasperate.

Matteo Salvini e Antonio Tajani, i principali alleati di Giorgia Meloni, hanno invece comunicato pubblicamente e privatamente la loro indisponibilità a modificare la legge elettorale. Forza Italia, nonostante la morte di Silvio Berlusconi, non teme una contrazione del consenso che potrebbe rappresentare un problema. Anzi, un deputato di Forza Italia avverte Fratelli d’Italia che considererebbero un attacco esplicito al loro partito se venisse abbassata la soglia al 3%. Questo parlamentare azzurro sostiene che la soglia attuale “taglia le gambe a Matteo Renzi” e obbliga i partiti satellite del centrodestra a federarsi con quelli più grandi.

L’abbassamento della soglia potrebbe invece giovare all’operazione “Centro” lanciata da Matteo Renzi. Renzi si candiderà in prima persona alle elezioni europee e un punto percentuale di differenza potrebbe segnare la fine politica del toscano o confermare la sua strategia vincente. Renzi spera di pescare voti tra “i delusi di Forza Italia e del PD”.

Molti parlamentari di Forza Italia, tuttavia, ritengono che l’operazione “Centro” di Renzi sia una mossa disperata e che non superare la soglia di sbarramento e perdere altri membri influenti come Ettore Rosato ed Elena Bonetti potrebbe portare a un declino politico per Renzi. Per Forza Italia, mantenere la soglia al 4% significherebbe evitare il cosiddetto voto utile, visto che i renziani attualmente si aggirano tra il 2% e il 3% dei consensi. Secondo alcune fonti di Forza Italia, il miglior alleato di Renzi in questa partita sembrerebbe essere Ignazio La Russa, che si è fatto portavoce dell’ipotesi di abbassare la soglia al 3% insieme a Meloni.

Segui Avvisatore su Instagram: @avvisatore.it


Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *