Esito scolastico in Sardegna: promossa o bocciata?

Il 14 settembre, gli studenti sardi di ogni ordine e grado faranno ritorno in aula. È interessante analizzare i dati del Ministero dell’Istruzione e del Merito e dell’Inps per ottenere un quadro completo dell’istruzione in Sardegna, compresi aspetti quali l’abbandono scolastico, i divari educativi tra le diverse aree della regione e il fenomeno dei NEET.

In Sardegna, il numero di studenti è in costante diminuzione a causa del calo delle nascite. La regione è una delle aree con il tasso più elevato di abbandono scolastico nel paese. Tuttavia, vi sono anche elementi positivi, come il fatto che il 68% degli edifici scolastici è dotato di accorgimenti per il risparmio energetico.

La Sardegna conta 2.034 sedi scolastiche, di cui 1.780 statali e 254 private. La maggioranza di queste sedi si trova a Sassari e provincia (29,1%), seguita dal Sud Sardegna (23,2%), Cagliari (19,5%), Nuoro (17,1%) e Oristano (11,2%).

Per quanto riguarda i livelli scolastici, ci sono 735 scuole dell’infanzia, 544 scuole primarie, 374 scuole secondarie di primo grado e 381 scuole secondarie di secondo grado. Nel Sud Sardegna si trovano più scuole secondarie di primo grado (28,3% del totale), mentre Cagliari ha la percentuale più bassa (12%). Per le scuole secondarie di secondo grado, Sassari è in testa (32,8%), mentre Oristano ne ha solo l’8,9%.

Nel corso degli ultimi cinque anni, il numero complessivo di studenti in Sardegna è diminuito di circa 15.000 unità, sia tra le ragazze che tra i ragazzi, a causa del calo delle nascite e dell’abbandono scolastico precoce.

Nel 2021, sui 28.308 docenti operativi in Sardegna, più di 22.000 erano donne e quasi 20.000 avevano più di 45 anni. Negli ultimi cinque anni, il numero complessivo di docenti è aumentato di 1.329 unità, ma si è registrata una diminuzione di oltre 1.500 docenti a tempo indeterminato e un aumento significativo dei docenti a tempo determinato (+2.890).

Gli studenti in Sardegna preferiscono frequentare i licei (61,3%), seguiti dagli istituti tecnici (27,4%) e dagli istituti professionali (11,3%). Le studentesse scelgono in particolare i licei (61,1%), mentre gli istituti professionali e tecnici hanno una percentuale inferiore.

L’abbandono scolastico è in diminuzione in Sardegna, passando dal 23% nel 2018 al 12% nel 2020. Tuttavia, il fenomeno dei NEET rimane una sfida, con una percentuale del 26,1% nel 2020, anche se inferiore rispetto alla media del Mezzogiorno (32,6%).

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) prevede interventi per ridurre i divari territoriali nell’offerta educativa. In Sardegna, il piano affronta l’edilizia scolastica, la lotta all’abbandono scolastico e include investimenti per la costruzione di nuove scuole sostenibili. Inoltre, la Regione Sardegna ha previsto finanziamenti per i percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale e continua a implementare il Programma Garanzia Giovani per favorire l’occupazione giovanile.

È importante sottolineare che i dati analizzati riguardano il periodo precedente alla pandemia e che le politiche e gli interventi possono evolversi nel tempo. Tuttavia, questo quadro permette di comprendere meglio la situazione dell’istruzione in Sardegna e le sfide che la regione deve affrontare.

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