Emily Blunt desidera realizzare un film su un balbuziente per una causa significativa

Emily Blunt: Promuovere la consapevolezza sul balbettio per destigmatizzarlo

L’attrice Emily Blunt ha recentemente affrontato un argomento molto personale e significativo per lei: il balbettio. Durante un’intervista al podcast della BBC 4 intitolato Woman’s Hour, Blunt ha parlato apertamente del suo passato con questo disturbo della comunicazione. Secondo l’Istituto Nazionale per la Sordità e altri Disturbi della Comunicazione (NIDCD), negli Stati Uniti ci sono circa 3 milioni di persone che soffrono di balbuzie.

Blunt ha espresso il suo desiderio di destigmatizzare il balbettio e di aumentare la consapevolezza su questo problema. Ha affermato: “La cosa che vorrei ancora assolutamente fare è girare un film su un balbuziente. È qualcosa di cui sono molto appassionata, per destigmatizzarlo e comprendere il trauma emotivo di vivere con l’incapacità di parlare, che ti limiterà in modi che, per chi parla fluentemente, sono abbastanza inimmaginabili. E nel mondo ci sono 80 milioni di persone che balbettano. Questa è una percentuale enorme della popolazione, davvero.

Come membro del consiglio dell’American Institute for Stuttering (AIS), un’organizzazione non-profit che fornisce terapie e supporto a coloro che lottano con il balbettio, Blunt ha elogiato il lavoro svolto dall’AIS. L’associazione si impegna a offrire servizi accessibili a livello globale per aiutare le persone che balbettano. Inoltre, l’attrice ha promosso l’organizzazione attraverso un video pubblicato a gennaio, poco prima del loro 17° Gala di Beneficenza Annuale.

L’AIS conta tra i suoi membri noti anche la celebre cantante Carly Simon, il famoso attore Austin Pendelton e lo scrittore Barry Blaustein. Per ulteriori informazioni sull’AIS o per donare all’organizzazione, è possibile visitare il loro sito ufficiale.

Emily Blunt spera che il suo impegno possa portare alla realizzazione di un film che esplori gli effetti del balbettio sulle persone in tutto il mondo. Il suo obiettivo è quello di rendere il balbettio un argomento più accettabile e meno soggetto a vergogna, contribuendo a creare una società più inclusiva per tutti.


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