Secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia sono stati registrati finora 205 casi di infezione da West Nile nell’uomo, con un aumento di una vittima rispetto alla precedente rilevazione. Nel bollettino precedente erano stati segnalati 171 casi.
Tra le regioni più colpite, il Piemonte conta 4 morti, la Lombardia ne registra 5 e l’Emilia Romagna ha lamentato una vittima. Nel complesso, su tutti i casi registrati, 116 sono stati classificati come forma neuro-invasiva, mentre 52 sono stati identificati tra i donatori di sangue. Altri 37 casi sono stati diagnosticati come febbre e solo un caso è rimasto asintomatico. In questo momento, non è noto in quale regione si sia verificato il caso sintomatico.
La prima segnalazione di infezione da West Nile nell’uomo è stata fatta dalla provincia di Parma, in Emilia Romagna, a luglio di quest’anno. Nello stesso periodo, due casi di infezione da Usutu virus sono stati segnalati nel Piemonte, uno a Novara e uno a Cuneo. Al momento, sono state riscontrate 47 province in 9 regioni dove il virus è presente: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Puglia, Sicilia e Sardegna.
Il West Nile virus è una malattia causata da un virus trasmesso dalle zanzare. Le persone infette possono manifestare sintomi che vanno da febbre, mal di testa, affaticamento, dolori muscolari e articolari fino a gravi complicazioni neurologiche come encefalite e meningite. Alcuni casi possono avere esiti fatali, come dimostra la tragica situazione attuale.
Per prevenire l’infezione da West Nile, è importante prendere precauzioni come l’utilizzo di repellenti per zanzare e indossare abiti a copertura completa quando si è in aree a rischio. Inoltre, è importante eliminare o ridurre al minimo i possibili punti di raccolta di acqua stagnante, dove le zanzare possono riprodursi.
Gli esperti sanitari sono impegnati nella sorveglianza e nel controllo delle popolazioni di zanzare per cercare di contenere la diffusione del virus. La cooperazione tra autorità locali, professionisti della sanità e pubblico è fondamentale per affrontare efficacemente questa emergenza sanitaria.
Nonostante ciò, rimane importante sottolineare l’importanza di prendere precauzioni personali per ridurre il rischio di infezione. Soprattutto per le persone più vulnerabili, come anziani e individui con problemi di salute preesistenti, è fondamentale seguire le raccomandazioni di prevenzione e cercare assistenza medica immediata in caso di sintomi sospetti.
L’obiettivo principale è porre fine a questa epidemia di West Nile fornendo informazioni accurate e pratiche sulle misure di prevenzione. Solo attraverso la consapevolezza collettiva e l’adozione di comportamenti sicuri si può sperare di affrontare efficacemente questa emergenza sanitaria.
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