Adesso bisogna stare attenti a un nuovo tipo di truffa e le protagoniste sono donne malintenzionate che vogliono raggirarvi. Andiamo a scoprire stavolta che cosa hanno escogitato.
È ben risaputo che la truffa può essere dietro l’angolo in qualsiasi momento e per questo motivo è necessario tenere gli occhi aperti. Ultimamente i truffatori cercano di ottenere i dati personali della vittima inviando l’sms pishing o un messaggio su WhatsApp.
Nel primo caso nell’sms c’è un link su cui si chiede di cliccare facendo finta di risolvere un problema con la banca. Di solito la grammatica è scorretta perché i truffatori sono per lo più stranieri. Nell’altro caso, invece, non c’è questo dettaglio. I malcapitati ricevono un messaggio da un numero non salvato in rubrica e dall’altra parte c’è qualcuno che si spaccia per un parente o un amico che vive all’estero.
In alcuni casi vengono presi di mira gli anziani, i quali ricevono chiamate da chi si spaccia per un parente in difficoltà economiche e senza esitazione si chiede un bonifico. Una volta ottenuta la somma di denaro, queste persone spariscono nel nulla.
Di recente è stata messa a punto una nuova modalità di truffa. Stavolta il tutto accade per le strade alla luce del sole. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.
Attenzione alla nuova truffa: donne che si spacciano incinte per strada
Secondo quanto riportato sul sito ViVIDEO si sta mettendo in atto un altro tipo di truffa e ad esporsi sono delle donne che fingono di essere in dolce attesa. Fanno in modo di risultare investite. Per non cadere nel tranello ecco come bisogna difendersi. È stato riportato un episodio che ha avuto come protagonista un ottantenne campano.
In poche parole un uomo è stato contattato da un falso carabiniere che gli ha chiesto 30.000 euro per un incidente stradale che ha coinvolto il figlio e una donna incinta. Per fortuna il figlio è rientrato a casa prima che il padre versasse quella somma di denaro. Sono stati avvertiti i carabinieri che hanno smascherato una venticinquenne napoletana. Adesso è agli arresti domiciliari. Ma come possiamo difenderci da questo tipo di truffa? La risposta è immediata.
Mai far prevalere le emozioni sulla ragione
In primis bisogna contattare subito il parente menzionato da terzi. In tal caso se non fosse arrivato il figlio l’uomo avrebbe pagato questa somma per poi pentisse nella amaramente.
Purtroppo oggigiorno i tentativi di truffa aumentano sempre più sia dal vivo che sul web. L’importante è non lasciarsi sopraffare dalle emozioni e agire con razionalità. In caso contrario, si andrà incontro a seri problemi.