Diffusione di greenwashing

Un articolo pubblicato nel Policy Forum ha evidenziato la mancanza di trasparenza nelle iniziative di restauro ambientale promosse dalle grandi aziende del mondo. Secondo i ricercatori, questa mancanza di trasparenza impedisce di valutare la qualità e i risultati di tali progetti.

Il team di ricercatori ha analizzato i rapporti di sostenibilità pubblici di 100 delle più grandi aziende a livello globale e ha scoperto che oltre il 90% dei progetti di restauro guidati dalle aziende non riporta alcun risultato ecologico. Circa l’80% dei progetti non fornisce informazioni sul denaro investito nel restauro e circa un terzo non specifica l’area di habitat che intendono ripristinare. Inoltre, nessuno dei progetti riporta come il lavoro di restauro influisce sulle persone e sulle comunità coinvolte.

Per evitare accuse di greenwashing e mantenere la propria credibilità nelle promesse ambientali, le aziende dovrebbero rendicontare i loro sforzi di restauro basati sui principi scientifici che determinano il successo di tali progetti, sostengono i ricercatori.

Le grandi aziende operano su una scala globale e hanno un enorme impatto sull’ambiente, sia positivo che negativo. Pertanto, è fondamentale che queste aziende agiscano per minimizzare il danno ambientale e contribuiscano agli sforzi di restauro globale, utilizzando le proprie risorse e competenze logistiche.

Lo studio evidenzia anche come la mancanza di rigore caratterizzi la rendicontazione aziendale nel settore del restauro ambientale. Le 100 più grandi aziende mondiali hanno una grande influenza sulle catene di approvvigionamento globali e i loro effetti impattano significativamente gli ecosistemi globali.

Nel contesto degli obiettivi climatici, il restauro della natura sta assumendo sempre più importanza. Gli ecosistemi sani sono in grado di assorbire il carbonio, quindi è fondamentale piantare alberi e ripristinare habitat degradati. Tuttavia, l’approccio al restauro dovrebbe essere più ampio e includere anche le praterie, spesso trascurate, ma di grande importanza per la biodiversità e il clima.

Le aziende hanno un grande potere e quindi una grande responsabilità. Possono influenzare in modo significativo come le cose vengono prodotte, riciclate, smaltite e utilizzate, dandogli un’enorme influenza sul futuro del nostro pianeta. Pertanto, è cruciale che le aziende rendicontino in modo accurato l’impatto dei loro sforzi di restauro per determinare se stanno effettivamente contribuendo alla protezione dell’ambiente o se i loro sforzi sono neutri o addirittura dannosi.

Attualmente, molti paesi si sono posti l’obiettivo di ripristinare il 30% delle aree terrestri e acquatiche entro il 2030 nel quadro del Decennio delle Nazioni Unite per il restauro. Le aziende affermano di voler contribuire a proteggere la natura, ma senza una rendicontazione completa del loro impatto, sarà impossibile determinare se stanno effettivamente aiutando, danneggiando o se le loro azioni sono neutre.

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