Il cambiamento nella dichiarazione dei redditi è stato ufficializzato in questi giorni dal direttore delle Entrate: il nuovo modello 730.
Nel 2023, tra dipendenti e pensionati, sono state ben 4,5 milioni le persone che si sono mobilitate in autonomia per la compilazione del 730; ma questo dato, secondo le previsioni, sarà in costante crescita. L’obiettivo del 2024 da parte dell’Agenzia delle Entrate è quello di portare verso la compilazione della dichiarazione dei redditi sempre più contribuenti. Come? Proponendo, dopo il modello precompilato, un modello semplificato. Il nuovo meccanismo di dialogo tra Fisco e contribuenti sarà sempre più diretto, trasparente e privo di troppe parentesi di difficile comprensione.
Dichiarazione dei redditi: 4,5 milioni di contribuenti scelgono il ‘fai da te’
A parlare sono i dati. Sempre più cittadini, con l’evolversi della conoscenza in ambito tecnologico, preferiscono svolgere le pratiche burocratiche in totale autonomia, nonostante la difficoltà che tale scelta implica. L’invio della dichiarazione dei redditi tramite modalità ‘fai da te’ è in costante crescita, passando da 1,4 milioni nel 2015 a 4,5 milioni nel 2023.
Nonostante questo aumento, la maggioranza delle dichiarazioni fiscali continua ad essere trasmessa alle Entrate attraverso i Caf (Centri di Assistenza Fiscale) e intermediari abilitati. A tal proposito, l’introduzione di una nuova modalità semplificata potrebbe ridurre il numero di invii tramite Caf o professionisti abilitati, facilitando il processo per i contribuenti che scelgono di compilare autonomamente la propria dichiarazione.
Nuova dichiarazione dei redditi semplificata: il 730 online alla portata di cittadino
“Tramite appositi avvisi – ha spiegato Ernesto Maria Ruffini, direttore delle Entrate – il contribuente sarà reso consapevole del fatto che sta confermando, ovvero modificando, le informazioni proposte dall’Agenzia, in quanto tale azione assume rilievo ai fini della compilazione della dichiarazione”.
Con queste parole, durante un’audizione al Senato, il direttore ha presentato un modello 730 privo di ‘fronzoli’, ma indicazioni più chiare e comprensibili per la compilazione.
Oltre a questo, Ruffini precisa: “Qualora alcuni dati non siano stati utilizzati per l’elaborazione della dichiarazione precompilata, ad esempio perché l’Agenzia non dispone di alcuni elementi necessari per il loro inserimento in dichiarazione, il contribuente sarà informato dei motivi del mancato utilizzo e sarà assistito tramite un percorso guidato”.
In sostanza, dopo l’accesso tramite credenziali come Spid e Cie, i contribuenti potranno gestire le voci fornite dall’Agenzia in modo intuitivo. Gli importi confermati, modificati o integrati verranno automaticamente trasferiti nei campi corrispondenti della dichiarazione, eliminando la necessità di consultare le istruzioni dettagliate.
Questa modalità semplificata sarà offerta come alternativa alla compilazione tradizionale, che negli ultimi anni ha visto una crescita costante delle dichiarazioni inviate autonomamente dai contribuenti. La nuova procedura potrebbe ridurre la dipendenza dai centri di assistenza fiscale (Caf) e professionisti abilitati, anche se rimangono tuttora le sfide legate alla complessità delle regole per i redditi e l’utilizzo delle detrazioni o deduzioni.