La Terza Edizione della Roma Jewelry Week Celebra il Design del Gioiello Messicano e l’Intelligenza Artificiale

Il Messico traina l’avanguardia nel design del gioiello. E’ quanto emerge dalla Rome Jewelry Week che ha appena calato il sipario sulle nuove tendenze dell’arte orafa internazionale all’epoca dell’Intelligenza Artificiale. Tema di questa terza edizione, nata quest’anno sotto l’egida del Comune di Roma, e in particolare di Giulia Silvia Ghia assessore alla cultura e dell’assessore Alessandro Onorato al turismo, moda, sport e grandi eventi, è Second Life. Grande spazio di questa singolare rassegna, ideata da Monica Cecchini, voluta dalla associazione Incinque Open Art Monti, e visitata quest’anno nella capitale da oltre 5 mila persone, è stato dedicato alla sperimentazione creativa. Fra Palazzo Valentini, il Museo Napoleonico, Palazzo Venezia, Palazzo Braschi, e i mercati traianei riflettori puntati sulla fantasia al potere e sulla wearable jewelry.

Come confermano le ultime passerelle dell’alta moda parigina da Balmain a Schiaparelli oggi questa tendenza è più che mai in auge. Ci crede molto Barbara Brocchi, che da anni insegna Design del gioiello allo IED Roma ed è docente della scuola di arti applicate Hard to Find che in Messico, oltre a dispensare il meglio della sua esperienza professionale nel settore orafo ai ragazzi per insegnare loro un mestiere altamente artistico, fa in realtà scouting di nuovi talenti. Alcuni di loro, come Paula Guzman e Alejandra Aguirre, hanno sviluppato in modo molto originale il tema della manifestazione ‘Second Life’ e sono stati giustamente premiati alla conclusione della kermesse capitolina del gioiello e dell’artigianato orafo tricolore che quest’anno ha instaurato una significativa sinergia con il distretto valenzano che esporta in tutto il mondo i suoi prodotti di eccellenza. Guzman, che è anche docente nonché direttrice della scuola internazionale specializzata in gioiello, vivaio di nuove leve di stilisti, ha ideato ‘Monsters are flowers’ (i mostri sono fiori) una collana molto suggestiva fatta di opale che sembrano corolle di un dipinto impressionista ma in salsa Avatar, mentre Aguirre ha creato ‘Pulsating Walls’, in argento sterling con intarsi, ispirandosi alla produzione dell’architetto Luis Barragan per offrire “uno sguardo storico a chi è stata concessa una seconda chance , questo ci fa riflettere sul rapporto tra architettura emozionale e natura”. “Il Messico, noto per la sua ricchezza culturale, accoglie artisti da tutto il mondo per imparare nuove tecniche sperimentali da applicare alla realizzazione di gioielli contemporanei unici, che esprimono il talento degli allievi dell’accademia”, spiega Barbara Brocchi. Da segnalare fra gli altri pezzi, ‘The eyes of the world’ di Juandi Cervantes Perez che ha creato un occhiale molto particolare teso a osservare l’evoluzione della realtà attraverso il nostro io interiore, e la creazione di Ana Paula Manjarrez Montano ‘world of senses’ che incorpora un dente molare per esprimere il senso della trasformazione e la rinascita. Notevole, fra le opere esposte durante la maratona di gioielli, è l’estroso pezzo della coreana Do Kyung della Minoss Jewelry Academy basata nel Far East, un gioiello in argento e altri metalli basato su un ingegnoso gioco di luci con effetti di cyber art: riprendendo la sua idea di metaverso, la giovane stilista ha usato la tormalina come una batteria da utilizzare nel futuro. Appuntamento quindi all’ombra del cupolone per la prossima edizione di Roma Jewelry Week.


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