Commissione senza numeri: lavori sospesi su dl caldo, scopri cosa è successo

I lavori sulla legge Caldo sono stati sospesi alla Camera dei Deputati, suscitando proteste da parte dell’opposizione e spargendo dubbi sulla solidità della maggioranza di governo. La situazione si è creata durante la votazione di un emendamento proposto dal Movimento 5 Stelle riguardante le misure di tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica.

Secondo fonti parlamentari del Partito Democratico, il presidente Rizzetto ha preso la parola facendo osservazioni sul merito dell’emendamento e interloquendo con la maggioranza. Successivamente, ha chiesto una pausa tecnica per permettere al sottosegretario Durigon di prendere una decisione e durante questa sospensione, la maggioranza aveva i numeri necessari per approvare l’emendamento.

Le opposizioni, tuttavia, hanno protestato e hanno chiesto un riconteggio dei voti al ritorno della pausa tecnica. La richiesta è stata respinta e non è stato concesso nemmeno di riunire l’ufficio di presidenza.

La risposta del centrodestra è stata categorica: secondo fonti della maggioranza, non c’è stato un voto che abbia determinato una sconfitta della maggioranza sul decreto legge Caldo e non ci sono state richieste di riconteggiare i voti da parte delle opposizioni.

La sospensione dei lavori ha sollevato preoccupazioni sulle divisioni all’interno della maggioranza di governo e sulla capacità di ottenere i numeri necessari per l’approvazione della legge Caldo. Tuttavia, fonti della maggioranza di centrodestra hanno assicurato che i lavori stanno procedendo regolarmente dopo la pausa tecnica richiesta dal governo.

Ora sarà fondamentale per la maggioranza dimostrare coesione e solidità per evitare ulteriori intoppi nella votazione della legge Caldo e affrontare in modo efficace l’emergenza climatica che il paese sta affrontando.

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