Ieri a Palermo, migliaia di persone si sono riunite per partecipare alla manifestazione organizzata dal movimento Non una di meno. Il grido di protesta era “ti rissi no” e l’evento era un modo per continuare le iniziative dopo il caso di stupro di gruppo e per mostrare solidarietà alla vittima. Ma questa manifestazione va oltre il singolo caso e abbraccia tutti gli attacchi che il sistema patriarcale sferra quotidianamente contro le donne e la comunità Lgbtqia+.
La folla ha percorso le vie del centro, passando per la sede del Comune, la cattedrale e la questura, per poi giungere sotto il palazzo della Regione. Questo tragitto era un modo per evidenziare il coinvolgimento e la colpevolezza di tutti i sistemi di potere nel perpetuare queste ingiustizie. Inoltre, voleva ribadire l’importanza di mantenere uno stato di agitazione permanente. Questa agitazione continuerà fino al 28 settembre e oltre, fino al 25 novembre e ancora oltre, fino all’8 marzo e oltre. La nostra risposta è nella lotta dal basso e nella mobilitazione costante.
Gli organizzatori hanno sottolineato l’importanza di questa lotta collettiva dicendo: “Perché se toccano una, toccano tutte e tutte insieme rispondiamo”. Hanno anche fatto notare il ruolo fondamentale della comunità transfemminista nella creazione di strade sicure. Questa comunità è in grado di attraversare le strade e creare un ambiente in cui le donne possano sentirsi al sicuro.
Questa manifestazione è solo uno degli ultimi sforzi compiuti dal movimento Non una di meno per combattere le ingiustizie di genere e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla violenza contro le donne. È importante che il nostro impegno nella lotta per i diritti delle donne e delle persone Lgbtqia+ non si esaurisca con un singolo evento. Dobbiamo rimanere mobilitati e continuare a lavorare per un cambiamento reale e duraturo.
La partecipazione di migliaia di persone a questa manifestazione dimostra che c’è una volontà diffusa di combattere le ingiustizie e di lavorare per creare un mondo più equo. Ognuna delle voci presenti ha contribuito a rendere più forte il messaggio di unità e solidarietà.
Non dobbiamo dimenticare che questa è solo una tappa in un percorso più lungo. La lotta per i diritti delle donne e delle persone Lgbtqia+ è una battaglia quotidiana che richiede costanza e volontà. Non possiamo abbassare la guardia e dobbiamo continuare a chiedere conto a coloro che perpetuano la violenza e l’oppressione.
Siamo grati a tutti coloro che hanno partecipato a questa manifestazione e che hanno reso evidente l’importanza della solidarietà e dell’unità nella lotta per la giustizia di genere. È grazie a persone come voi che possiamo fare la differenza e lavorare per un mondo in cui le donne e le persone Lgbtqia+ possano vivere senza paura e discriminazioni.
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