Colpo di scena a OpenAI: Altman può tornare se il Consiglio di Amministrazione si dimette

Sam Altman desidera tornare in OpenAI, ma a determinate condizioni

Nel caos dirigenziale di OpenAI, Sam Altman, co-fondatore dell’azienda, ha espresso il desiderio di tornare, ma solo se il consiglio di amministrazione attuale si dimetterà. La situazione si complica ulteriormente con una lettera inviata da circa 700 dipendenti, che minacciano dimissioni di massa se Altman e Brockman non verranno reintegrati nei loro ruoli precedenti. Altman ha chiaramente espresso che il cambio nel consiglio di amministrazione deve avvenire prima del suo ritorno.

OpenAI rilascia una dichiarazione per spiegare il licenziamento di Altman

Secondo Axios e il New York Times, OpenAI ha rilasciato una dichiarazione attraverso Brad Lightcap, portavoce dell’azienda, per spiegare il licenziamento di Altman. La dichiarazione afferma che Altman è stato licenziato a causa di un “problema di comunicazione” e che il suo allontanamento non è legato a pratiche finanziarie, di business, di sicurezza o di tutela della privacy degli utenti di OpenAI e ChatGPT.

Ostacoli al ritorno di Altman

Nonostante il desiderio di Altman di tornare in OpenAI, la composizione attuale del consiglio di amministrazione non è unanime su questa decisione. Mentre il responsabile scientifico di OpenAI, Ilya Sutskever, sembra favorevole al ritorno di Altman, altri membri del consiglio esprimono posizioni contrarie. La situazione è complessa e in continua evoluzione, con l’incertezza che circonda il futuro dirigente di OpenAI.

L’interesse di Microsoft e la possibile spaccatura di OpenAI

La dichiarazione del CEO di Microsoft, Satya Nadella, che ha offerto un posto di lavoro ad Altman, aggiunge un ulteriore elemento di interesse alla situazione. Nadella ha sottolineato che la decisione finale spetta al consiglio di amministrazione di OpenAI, ma ha suggerito che Microsoft è interessata a ottenere un posto nel consiglio. Questo suggerisce che Microsoft cercherà di influenzare la gestione futura di OpenAI, indipendentemente dall’esito della situazione attuale. Con membri del consiglio di amministrazione che hanno opinioni divergenti e la pressione dei dipendenti e degli investitori per un cambio di leadership, OpenAI rischia di trovarsi di fronte a una spaccatura interna.


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