Claudio Bisio: La fatica vera della gavetta al Derby

Un attore poliedrico

Claudio Bisio, nato a Novi Ligure ma cresciuto a Milano, è un attore che ha saputo conquistare il successo in diverse forme di intrattenimento, dal cinema al teatro alla televisione. Con titoli come “Mediterraneo”, “Benvenuti al Sud”, “Zelig” e “Mai dire gol”, Bisio ha lasciato un segno nell’immaginario collettivo. Nonostante non sia figlio d’arte, ha dimostrato di avere un talento innato per la recitazione.

La gavetta al Derby

Bisio ha iniziato la sua carriera nel locale milanese del cabaret chiamato il Derby. Qui si esibiva insieme a comici come Paolo Rossi, Giorgio Faletti e Teo Teocoli. Era una fatica vera, con spettacoli che iniziavano alle 11 di sera e si prolungavano fino alle 2 di notte. Il pubblico era composto da una fauna strana, ma Bisio ha imparato a far ridere anche in quelle situazioni difficili.

L’importanza dell’improvvisazione

Durante la sua esperienza al Derby, Bisio ha imparato l’importanza dell’improvvisazione nel cabaret. Inizialmente credeva che fosse necessario andare sul palco senza testo, ma dopo alcune serate disastrose ha capito che era meglio avere almeno una traccia da seguire. Nonostante le difficoltà, ha continuato a esibirsi con passione e a migliorare le sue abilità comiche.

I maestri di Bisio

Bisio considera Dario Fo il suo maestro, anche se non lo ha mai frequentato personalmente. Durante un’occupazione al liceo scientifico, Bisio chiese a Fo di venire a fare uno spettacolo nella sua scuola e lui accettò. Questo incontro fu determinante per Bisio, che si appassionò alla recitazione e decise di seguirne le orme. Paolo Rossi, invece, è il suo “fratello maggiore” nel mondo del cabaret, con il suo stile imprevedibile e la sua capacità di raccontare storie vere e inventate.

I ricordi di “Mediterraneo”

Uno dei ricordi più vividi di Bisio riguarda il film “Mediterraneo”. Durante le riprese, lui e gli altri attori vivevano in case dei pescatori e facevano lunghe nuotate nel mare spettacolare. Non c’erano alberghi e la vita era semplice e spensierata. Bisio ricorda anche le partite di calcetto e i Mondiali di calcio che guardavano su un televisore in bianco e nero, spostando l’antenna a mano per cercare il segnale.

Nuove sfide

Oltre alla recitazione, Bisio ha recentemente debuttato come regista con il film “L’ultima volta che siamo stati bambini”, tratto dal libro di Fabio Bartolomei. Il film racconta la storia di tre bambini che cercano di liberare il loro amico ebreo catturato durante il rastrellamento del ghetto di Roma nel 1943. Bisio ha voluto raccontare questa storia di orrore attraverso gli occhi innocenti dei bambini, dando al film un tono leggero e ironico.

Claudio Bisio continua a sorprendere il pubblico con la sua versatilità e il suo talento. Nonostante il successo raggiunto, rimane umile e pronto ad affrontare nuove sfide.


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