Rai 1 porta in TV un altro caso di cronaca nera che ha segnato la storia del nostro Paese. Dopo il caso Claps, questa sera alle 21:20 va in onda “Circeo”, una miniserie che racconta le atrocità subite da Rosaria Lopez e Donatella Colasanti nel 1975 per mano di tre uomini. Una vicenda che scatenò una forte azione da parte di gruppi di attiviste per i diritti delle donne, le quali riuscirono a ottenere la revisione della legge sulla violenza sessuale.
La terribile notte del primo ottobre 1975
Era il primo ottobre 1975, alle 3:30 del mattino, quando Donatella fu ritrovata nel bagagliaio di una Fiat 127, abbracciata al corpo privo di vita di Rosaria. Le ragazze furono stuprate e picchiate per ore in una villa del litorale laziale per mano di tre ventenni di buona famiglia, militanti di estrema destra: Angelo Izzo, Gianni Guido e Andrea Ghira. Questi ultimi le attirarono con la scusa di una festa.
La battaglia legale di Donatella e il sostegno di Teresa
Da quel giorno, Donatella (interpretata nella serie da Ambrosia Caldarelli) iniziò una battaglia legale contro i suoi aguzzini e gli assassini di Rosaria (Adalgisa Manfrida). Al suo fianco c’era Teresa, un personaggio di fantasia interpretato da Greta Scarano, che rappresenta gli avvocati che hanno supportato la ragazza nel corso degli anni.
La lotta per i diritti delle donne e la riforma della legge
In quegli anni, lo stupro era considerato un delitto contro la pubblica morale. Tuttavia, Donatella è diventata un simbolo di una lotta fatta di manifestazioni in piazza e iniziative a favore dei diritti della persona, che portò a una riforma della legge. Teresa Capogrossi è una donna inizialmente intransigente, nata da una famiglia della borghesia romana, femminista nel senso che non vede per sé la prospettiva di avere figli e una vita domestica.
Per saperne di più, guarda il trailer della miniserie “Circeo”.
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