Le norme del Codice della Strada cambiano di continuo, dunque bisogna essere costantemente aggiornati. In tal caso delle novità sono state introdotte per quanto riguarda le catene da neve
Ci sono due periodi dell’anno in cui bisogna prestare particolarmente attenzione agli pneumatici del proprio veicolo. Dal 15 novembre al 15 aprile si devono avere delle gomme invernali o le quattro stagioni che si adattano a ogni circostanza. Tra 15 aprile a 15 novembre sono ottime le gomme estive.
Se non si hanno a portata di mano questi pneumatici, allora a bordo dell’auto si devono essere assolutamente degli strumenti da utilizzare quando c’è neve o ghiaccio. Sono le catene da neve che devono aumentare l’aderenza delle gomme con l’asfalto.
Sono state inventate nel 1904 da Henry Di Weed e da allora hanno subito delle lievi variazioni. In Italia solo dal 2002 devono essere omologate. Il loro utilizzo è diventato obbligatorio con l’emanazione dell’articolo 1 della Legge 29 luglio 2010, n° 120 “Disposizioni in materia di sicurezza stradale”.
Esistono varie tipologie in base alla trama delle maglie: a rombo, a diamante, a rombi simmetrici con disegno a y, a scala, rompighiaccio e appiattito. Di recente le cose sono cambiate, ovvero nel periodo invernale possiamo fare a meno delle catene. Andiamo subito a scoprire tutti i dettagli
Addio catene da neve. Ecco l’alternativa ideale
In realtà montare le catene non è una cosa semplice da fare. In un certo senso il Codice della Strada è variato proprio per andare incontro a questo disagio. Infatti al loro posto possono essere usati degli strumenti realizzati da un’azienda norvegese, la Autosock. Fatti in poliestere, avvolgono interamente le gomme e costano dai 30 agli 80 euro.
Stiamo parlando delle calze da neve che sono facilissime da montare. Si mette nella parte superiore della gomma e la si fa aderire nella parte posteriore. In Italia sono stati approvate dopo tanto tempo.
La nuova norma ha stabilito l’utilizzo delle calze da neve
In poche parole la norma V5121 austriaca non è stata riconosciuta all’inizio in Italia. Tuttavia nel 2013 è stato deciso di non fare delle multe per l’utilizzo di esse. La decisione finale c’è stata nel 2020 quando è stata emanata una nuova legge.
Si tratta di una legge entrata in vigore il 19 novembre 2020. Questa legge elenca le categorie M1 N1 O1 e O2. La normativa è stata aggiornata con il DM del 23 febbraio 2023 pubblicato poi nella Gazzetta Ufficiale dopo un mese. Con esso è stato riconosciuto ufficialmente la UNI 16662-1 del 2020 autorizza l’utilizzo di questi strumenti inerenti a norme austriache.