Carlo Conti: la sua gavetta con Pieraccioni e Panariello e il successo con Tali e Quali

Carlo Conti ritorna in TV con “Tali e Quali”

Da sabato 13 gennaio, Carlo Conti farà il suo ritorno in televisione con “Tali e Quali”, una versione di “Tale e Quale Show” che vedrà persone comuni come concorrenti. In un’intervista rilasciata a Renato Franco per il “Corriere della Sera”, il conduttore toscano ha condiviso alcuni aneddoti sulla sua vita. Ha confessato che la sua fortuna è stata il non essere portato per il calcio. Ha raccontato: “Avevo 10 anni o giù di lì, i più bravi facevano le scelte, e io rimanevo per ultimo con un altro bambino. L’onta peggiore era quando dicevano: loro due prendili te, come dire che era meglio non averci in squadra. Non mi passavano mai la palla, mi annoiavo e allora a un certo punto mi mettevo a bordocampo e mi divertivo a fare la radiocronaca, facevo finta di essere il Nando Martellini della situazione, all’epoca era lui il commentatore della Nazionale. C’è sempre giustizia nella vita: nessuno di loro è diventato calciatore, mentre io in qualche modo ho avuto la mia rivincita“.

I primi passi con Leonardo Pieraccioni

Carlo Conti ha fatto molta gavetta e ha iniziato la sua carriera con uno dei suoi amici storici, il regista e attore Leonardo Pieraccioni. Ha ricordato: “È stato un periodo pionieristico, bisognava inventarsi tutto; la prima trasmissione tutta nostra, io e Leonardo l’abbiamo fatta in una tv toscana: vi diamo lo spazio, poi fate voi. Non c’erano soldi, abbiamo preso le scenografie di un altro programma e le abbiamo messe al contrario: dicevamo che dall’altra parte c’era il varietà bello, che si chiamava Champagne, mentre il nostro era quello dei poveri e si chiamava Succo d’arancia. Bisognava aguzzare l’ingegno e la fantasia, trovare soluzioni“.

“Arrangiarsi è stata una gavetta fondamentale per imparare il mestiere”

Successivamente, si è unito a loro anche Giorgio Panariello. Conti ha condiviso: “Io e Leonardo preparavamo le scalette mettendo 100 lire a testa per fare le fotocopie: avevamo due scalette, una con Panariello e una senza, perché lui arrivava dalla Versilia e non sapevamo mai se avrebbe avuto i soldi per la benzina per arrivare a Firenze in tempo. Sono cresciuto in trasmissioni dove non preparavamo niente, ho fatto tanti spettacoli nelle piazze, tante serate dal vivo dove ti può capitare di tutto e devi essere pronto a risolvere qualsiasi situazione. Arrangiarsi è stata una gavetta fondamentale per imparare il mestiere“.

Questi aneddoti raccontano la lunga e variegata carriera di Carlo Conti nel mondo dello spettacolo, mostrando la sua determinazione e la sua passione per il mestiere. La sua esperienza e la sua dedizione lo hanno portato a diventare una figura di spicco nel panorama televisivo italiano.


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