Cambierai i minori, il Daspo urbano e i siti porno: tutto sul decreto per combattere la criminalità minorile

Il governo Meloni sta prendendo in considerazione una serie di misure per contrastare la criminalità minorile. Tra queste misure, l’arresto per i minori da 14 anni in su responsabili di reati come lo spaccio di droga e la violenza contro pubblici ufficiali. Inoltre, è previsto un avviso orale del Questore per i minori dai 14 anni in su che sono stati condannati per reati contro la persona, il patrimonio, le armi o le droghe, che potrebbero portare al divieto di utilizzo del cellulare. Altri provvedimenti includono l’ammonizione del questore per i minori dai 12 anni in su che hanno commesso reati punibili con una pena fino a 5 anni di reclusione, e multe fino a 5.000 euro per i genitori dei minori ammoniti. Sarà anche introdotto il Daspo Urbano per risse, violenze e minacce, anche senza denuncia da parte della vittima.

Il governo sta anche valutando la possibilità di abbassare l’età di imputabilità da 14 a 12 anni, una proposta avanzata dalla Lega. Secondo il Corriere della Sera, questa proposta non era presente nell’ultima bozza circolata ieri, ma potrebbe essere inclusa nel testo definitivo con una nuova formulazione.

La bozza del decreto prevede anche un percorso più rigoroso di reinserimento e rieducazione per i minori condannati, che potrebbe includere lo svolgimento di lavori socialmente utili, la collaborazione con organizzazioni non profit o altre attività a beneficio della comunità, per un periodo da uno a sei mesi. Inoltre, i genitori che non assicurano l’istruzione obbligatoria ai propri figli potrebbero essere condannati fino a 2 anni di carcere.

Un altro aspetto affrontato dal decreto riguarda l’accesso dei minori ai siti pornografici. La proposta prevede misure di certificazione dell’età per l’accesso a questi siti e un incoraggiamento alle famiglie all’utilizzo di controlli parentali sui dispositivi utilizzati dai minori. Per implementare queste misure, i gestori dei siti dovrebbero acquistare e implementare servizi di certificazione offerti da società terze, che includono un controllo elettronico del documento d’identità.

Infine, il decreto prevede che il mancato assolvimento dell’obbligo scolastico comporterà la perdita del diritto all’Assegno di inclusione o la sua sospensione. Le scuole del Sud riceveranno 32 milioni di euro per potenziare il personale docente e potranno utilizzare un fondo specifico per svolgere azioni di recupero sociale e psicologico.

Il Consiglio dei ministri è convocato per oggi, 7 settembre, alle ore 12,30 a Palazzo Chigi per approvare il decreto.

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