Polemica per il gesto del calciatore Sagiv Jehezkel
Il calciatore Sagiv Jehezkel, attaccante israeliano dell’Antalyaspor, ha scatenato una polemica a seguito di un gesto compiuto durante una partita contro il Trabzonspor. Dopo aver segnato un gol, Jehezkel ha esposto uno striscione con la scritta: “100 giorni. 7/10”, in riferimento all’attacco compiuto da Hamas lo scorso 7 ottobre.
La reazione della società e il licenziamento del giocatore
La società di calcio ha reagito prontamente e ha preso provvedimenti immediati nei confronti del calciatore. Il presidente del club ha dichiarato: “Ho osservato con tristezza e sorpresa Jehezkel agire contro la sensibilità di Antalya, del club e del paese. Abbiamo rimosso il post dai nostri account ufficiali, voglio che tutti sappiano che non permetterò certi comportamenti durante il mio mandato, al di là di successi o meno che arriveranno. Consideriamo i nostri calciatori solo come atleti, senza discriminazioni di religione, lingua o razza. Non approvo questa mossa, genera speculazioni”. Di conseguenza, il calciatore è stato licenziato a causa del suo gesto.
Riflessioni sull’episodio
L’episodio ha generato diverse reazioni e ha sollevato interrogativi sulla sensibilità e la diplomazia che i giocatori dovrebbero mantenere, specialmente in contesti delicati come quello del conflitto tra Israele e Palestina. La decisione della società di prendere una posizione netta contro il gesto di Jehezkel evidenzia l’importanza di evitare comportamenti che possano generare controversie o alimentare divisioni, soprattutto in un contesto sportivo che dovrebbe promuovere valori di inclusione e rispetto reciproco.
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