Tanti sono gli italiani che si stanno ponendo delle domande sulle ferie non godute. Andiamo a scoprire che fine faranno a fine mese.
L’articolo 18 della Costituzione dichiara che “il dipendente ha diritto, in ogni anno di servizio, ad un periodo di ferie retribuito. Durante tale periodo al dipendente spetta la normale retribuzione, escluse le indennità previste per prestazioni di lavoro straordinario e quelle che non siano corrisposte per 12 mensilità”.
Inoltre l’articolo 10 riporta che “il lavoratore ha diritto a ferie annuali retribuite, mai inferiori a 4 settimane”. Andando nello specifico, due settimane devono essere godute nello stesso anno in cui sono state maturate. Su richiesta è possibile goderne in modo continuativo. Le altre, invece, devono essere consumate entro i 18 mesi dalla maturazione.
Le ferie sono obbligatorie, ma il datore di lavoro può negarle solo se ci sono delle reali esigenze di servizio. Per farla breve, il dipendente non può allontanarsi dal posto di lavoro perché ha un ruolo fondamentale all’interno di un’azienda.
Secondo quanto riportato sul sito lavoroediritti.com la scadenza del 30 giugno 2024 è imminente, ragion per cui bisogna procedere con le ferie non godute. Si possono liquidare in busta paga o per forza indipendente deve usufruirne? Andiamo a scoprire tutti i dettagli.
Ferie non godute, ecco delle eccezioni
Entra il 30 giugno 2024 il datore di lavoro deve garantire al lavoratore le ferie maturate nel 2022 non ancora godute. In caso contrario, andrà incontro a delle sanzioni amministrative. Dall’altra parte il dipendente non può chiedere la loro liquidazione. Tuttavia ci sono delle eccezioni, ovvero la cessazione di un rapporto di lavoro a tempo determinato, alla fine della stagione per i contratti stagionali e in caso di dimissioni nel contratto a tempo indeterminato.
In questo caso sulla busta paga comparirà la dicitura “indennità sostitutiva per ferie non godute”. Come detto prima, le settimane devono essere quattro, ma bisogna rispettare delle regole per poterne usufruire.
La sanzioni previste in caso di mancato godimento delle ferie
In poche parole le ferie maturate nel 2022 devono essere godute una parte nel 2022 e le restanti 18 mesi successivi al 31 dicembre 2022. Ciò significa che non bisogna andare oltre il 30 giugno 2024. Il lavoratore deve obbligatoriamente usufruirne e non può avvenire la monetizzazione in busta paga in linea generale.
Il mancato godimento delle ferie farà andare incontro il datore di lavoro a delle sanzioni che usciranno tra i 100 e i 600 euro. Se sono coinvolti cinque lavoratori nella faccenda la multa sarà compresa tra i 400 e i 1.500 euro. Infine se i dipendenti sono superiori a 10 la sanzione andrà dagli 800 ai 4.500 euro.