Marta Fascina testimone nell’inchiesta sul presunto lascito testamentario di Silvio Berlusconi
La Procura di Milano ha sentito Marta Fascina come testimone nell’inchiesta su Marco Di Nunzio, un imprenditore torinese che sostiene di essere il destinatario di un lascito testamentario da parte di Silvio Berlusconi. Secondo quanto riportato dal “Corriere della Sera”, Di Nunzio avrebbe pubblicato presso un notaio a Napoli un presunto testamento del leader di Forza Italia, datato 29 settembre 2023. In questo documento, Berlusconi avrebbe deciso di destinare a Di Nunzio 26 milioni di euro, uno yacht, delle ville ad Antigua e il 2% della Disinvesta.
Le prove contestate da Di Nunzio: quadri di Boero e tampone Covid
Di Nunzio ha cercato di dimostrare la sua tesi che Berlusconi sia effettivamente entrato in Colombia presentando due documenti. Il primo riguarda l’acquisto di due quadri di Boero e di uno smeraldo a Carta gena il 21 settembre 2021. Il secondo documento è l’esito negativo di un tampone molecolare Covid, presumibilmente effettuato da Berlusconi sempre quel giorno. Tuttavia, il giudice Pierluigi Pernotti ha sollevato dubbi sulla provenienza di questi documenti e ha evidenziato l’anomalia di tre testamenti redatti nello stesso giorno davanti allo stesso notaio. Inoltre, il notaio di Carta gena ha dichiarato che Berlusconi non si è mai presentato nel suo studio e l’interprete ha disconosciuto le traduzioni e i timbri.
Accuse a Di Nunzio: falso in testamento, tentata truffa e tentata estorsione
I PC contestano a Marco Di Nunzio i reati di falso in testamento, tentata truffa e tentata estorsione ai danni dei figli di Silvio Berlusconi. Durante l’interrogatorio, Marta Fascina ha escluso la possibilità che Berlusconi potesse trovarsi in Colombia il 21 settembre 2021, fornendo una ricostruzione dei movimenti dell’ex presidente del Consiglio basata su un’agenda. La richiesta di sequestro dei beni degli eredi di Berlusconi presentata da Di Nunzio è stata respinta dal Tribunale civile, contrastata dai figli del leader di Forza Italia. La vicenda continua a essere al centro dell’attenzione mediatica, mentre la Procura di Milano prosegue le indagini per fare luce sulla veridicità del presunto lascito testamentario.
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