Aumento spese militari confermato da Scholz, ma Schlein cosa ne pensa?

L’invasione russa dell’Ucraina ha scosso profondamente la Germania, un Paese che negli ultimi trent’anni si è costruito sul modello della riunificazione. Berlino ha capito che è necessario tornare a investire nelle Forze armate e il cancelliere Olaf Scholz ha annunciato un fondo speciale da 100 miliardi di euro per raggiungere l’obiettivo dell’Nato del 2% del PIL di spese militari.

Questo annuncio è stato confermato di recente durante la discussione al Bundestag sulla legge di Bilancio. Tuttavia, il leader dell’opposizione Friedrich Merz ha accusato Scholz di non aver mantenuto la promessa, sostenendo che il fondo speciale si esaurirà entro il 2027, lasciando un vuoto di almeno 30 miliardi di euro e non raggiungendo così l’obiettivo dell’Nato.

Scholz ha respinto queste accuse e ha confermato il suo impegno, sottolineando che i 100 miliardi di euro sono stati destinati a garantire che la Bundeswehr raggiunga il 2% di fondi Nato a partire dall’anno prossimo. Inoltre, ha affermato che le scelte fatte oggi servono a raggiungere stabilmente l’obiettivo del 2% anche a partire dal 2028.

In questo contesto, è interessante notare come la segretaria del Partito Democratico italiano Elly Schlein abbia cercato di attirare le simpatie dell’elettorato “pacifista” affermando di essere d’accordo con la decisione di Scholz di “rinviare” l’aumento delle spese militari. Tuttavia, se Schlein volesse seguire veramente le orme del cancelliere tedesco, dovrebbe chiedere un aumento più deciso delle spese militari per accelerare il raggiungimento dell’obiettivo dell’Nato, considerando che l’Italia prevede di raggiungerlo solo nel 2028.

È probabile che la Germania incontri difficoltà nel raggiungere il 2% già l’anno prossimo, dato che aumentare le spese di decine di miliardi in un solo anno è complicato. Tuttavia, per la sinistra tedesca, non è assolutamente in discussione la necessità di rafforzare la difesa europea e atlantica. Purtroppo, non si può dire lo stesso dell’Italia.

Questa situazione mette l’Italia in una posizione scomoda, poiché sembra essere indietro rispetto alla Germania nell’impegno per le spese militari. La gravità dell’invasione russa dell’Ucraina ha dimostrato l’importanza di avere delle Forze armate solide e ben finanziate, ma sembra che l’Italia non stia facendo abbastanza per investire nella difesa europea e atlantica.

In conclusione, l’invasione russa dell’Ucraina ha spinto la Germania a mettere in discussione il suo modello di riunificazione e a tornare a investire nelle Forze armate. Mentre il cancelliere Scholz ha annunciato un fondo speciale da 100 miliardi di euro per raggiungere l’obiettivo dell’Nato del 2% del PIL di spese militari, l’Italia sembra essere indietro in questo impegno. È necessario che l’Italia si adoperi per aumentare le proprie spese militari e rafforzare la difesa europea e atlantica, alla luce delle recenti sfide geopolitiche.

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