Aumento preoccupante delle denunce di morti sul lavoro: Inail registra 559 casi in sette mesi

Nel corso dei primi sette mesi di quest’anno, l’Inail ha ricevuto 344.897 denunce di infortunio sul lavoro, registrando un calo del 21,9% rispetto allo stesso periodo del 2022, quando erano state presentate 441.451 denunce. Tra queste, 559 sono state fatali, segnando un lieve calo dell’1,8% rispetto ai 569 casi dello scorso anno. Questi dati emergono dall’aggiornamento degli open data dell’Istituto, che sono stati pubblicati sul loro sito.

Tra i casi mortali, 430 sono avvenuti durante l’orario di lavoro, mentre 129 si sono verificati durante il tragitto casa-lavoro o viceversa, noto come in itinere. Nel settore industriale e dei servizi, che comprende le attività più pericolose, si sono verificati 484 casi mortali.

Questi numeri ci spingono a riflettere sull’importanza di garantire la sicurezza sul posto di lavoro e durante gli spostamenti. È fondamentale adottare misure preventive e promuovere una cultura della sicurezza che coinvolga sia i datori di lavoro che i dipendenti. Solo così potremo ridurre ulteriormente il numero di infortuni e di vittime sul lavoro.

L’Inail continua a svolgere un ruolo essenziale nella raccolta e nell’analisi dei dati sugli infortuni sul lavoro, fornendo informazioni preziose per migliorare le politiche di prevenzione e protezione dei lavoratori. È importante sottolineare che questi dati sono solo la punta dell’iceberg, poiché molti infortuni non vengono denunciati o non vengono considerati gravi a sufficienza per essere segnalati.

In conclusione, dobbiamo fare di tutto per garantire la sicurezza dei lavoratori e ridurre il numero di infortuni sul lavoro. Solo attraverso un impegno collettivo e una maggiore consapevolezza possiamo creare ambienti di lavoro più sicuri e proteggere la vita e la salute di tutti i lavoratori.

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