Nelle calde giornate estive di quest’anno, i fine settimana si sono trasformati in periodi critici sulle strade italiane. Secondo quanto riportato da Asaps, l’Osservatorio della sicurezza stradale, ben 420 persone hanno perso la vita in incidenti stradali solo durante i fine settimana estivi, da giugno all’inizio di settembre. Il mese di luglio è stato particolarmente tragico, con 180 vittime riportate sulle strade italiane.
Questi incidenti hanno colpito spesso i giovani, come dimostra il recente tragico incidente a Cagliari, dove quattro ragazzi tra i 19 e i 24 anni hanno perso la vita, mentre altri due sono rimasti feriti in un incidente avvenuto all’alba lungo viale Marconi.
Nella prima settimana di settembre, Asaps ha registrato un altro triste bilancio di 27 decessi. Durante le 72 ore, sono stati 8 gli automobilisti che hanno perso la vita, 17 motociclisti (che rappresentano il preoccupante 63% delle vittime totali) e 2 ciclisti. Il numero di vittime è salito rispetto alla settimana precedente, passando da 16 a 27. Inoltre, due incidenti hanno causato la morte di 4 persone.
Si sono verificati due incidenti autostradali, mentre sulle strade extraurbane principali si sono registrati ben 17 sinistri mortali. In 15 di questi casi, la fuoriuscita del veicolo, senza il coinvolgimento di altri, è stata la causa dell’incidente. Tra le 27 vittime, sette avevano meno di 35 anni, mentre la vittima più anziana aveva 85 anni e le più giovani erano due ragazzi di 18 anni. Le regioni più colpite sono state Piemonte e Veneto con 6 morti ciascuna, Lombardia con 5 morti, Emilia-Romagna, Lazio e Puglia con 2 morti, e Trentino Alto Adige, Toscana, Umbria e Campania con un morto ciascuna.
Quando si guarda ai dati sulle vittime degli incidenti stradali in Italia nel 2022, emerge un quadro ancora più allarmante. In quell’anno si sono verificati 3.159 decessi (+9,9% rispetto all’anno precedente), 223.475 feriti (+9,2%) e 165.889 incidenti stradali (+9,2%). Anche se questi numeri sono in aumento rispetto al 2021, sono ancora in diminuzione rispetto al 2019 per quanto riguarda gli incidenti e i feriti (rispettivamente -3,7% e -7,4%), come riportato dall’Istituto nazionale di statistica (Istat).
Tra i comportamenti errati alla guida, quelli più comuni sono la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e una velocità eccessiva. Insieme, questi tre gruppi rappresentano il 38,1% dei casi (82.857 incidenti), un valore che rimane costante nel tempo.
La guida troppo veloce è il comportamento più sanzionato, con il 38,7% delle sanzioni totali. Al contrario, diminuiscono le sanzioni per il mancato uso delle cinture di sicurezza, dei sistemi di ritenuta per bambini e per il mancato utilizzo del casco. Resta elevato il numero di sanzioni per l’uso improprio di dispositivi in auto e aumentano le sanzioni per la guida sotto l’effetto di alcol e droghe.
Anche il mercato dell’auto ha subito una flessione nel 2022: le prime immatricolazioni di autovetture sono diminuite del 12,1% rispetto al 2021, mentre quelle di motocicli sono rimaste pressoché stabili. Tuttavia, le percorrenze medie annue dei veicoli sulla rete autostradale sono aumentate del 10,7% rispetto al 2021, ma sono diminuite dell’1,4% rispetto al 2019.
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