Astensione dall’alcol in gravidanza: nessuna dose sicura

Secondo un rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità, il consumo di alcol durante la gravidanza è comune in molti paesi e circa il 10% delle donne in generale consuma alcol durante la gravidanza. Tuttavia, non è ancora stata stabilita una dose sicura di alcol durante la gravidanza. In occasione della Giornata Mondiale della Sindrome Feto-Alcolica e dei disturbi correlati, la Società Italiana di Neonatologia (Sin) ribadisce che è meglio astenersi completamente dall’alcol durante tutto il periodo di gestazione. Gli esperti lanciano un appello affinché venga lanciata una campagna specifica per sensibilizzare le future mamme sui rischi del consumo di alcol durante la gravidanza.

Secondo la Sin, le donne sono più a rischio di sviluppare un disturbo da uso di sostanze durante il periodo fertile rispetto agli uomini. Le donne sono più suscettibili a passare dall’uso sporadico all’uso problematico e infine allo sviluppo di un disturbo da uso di sostanze. Durante la gravidanza, il consumo eccessivo di alcol può causare seri problemi alla madre e al neonato, come aborto spontaneo, morte intrauterina, sindrome della morte improvvisa in culla, parto prematuro e basso peso alla nascita, spiegano i neurologi.

Inoltre, l’esposizione all’alcol durante la gravidanza può causare difetti nello sviluppo fetale e disabilità neurocognitive nel bambino. Queste disabilità, note come disturbi dello spettro alcolico fetale (FASD), includono la sindrome feto-alcolica (FAS), che è la forma più grave di FAS. In alcuni casi, l’alcol assunto dalla madre durante la gravidanza può anche causare la sindrome da astinenza neonatale, una condizione patologica causata dalla brusca cessazione dell’effetto delle sostanze alcoliche trasmesse al feto attraverso la placenta.

Nonostante ci siano interventi efficaci per prevenire i rischi legati all’alcol durante la gravidanza, molte donne in Europa continuano a bere durante la gravidanza e ci sono ancora poche azioni messe in atto a livello regionale e nazionale. Secondo i Rapporti Istisan, l’Unione Europea ha i tassi più alti al mondo di FASD, oltre 2,5 volte la media globale.

La Società Italiana di Neonatologia, insieme al Ministero della Salute e all’Istituto Superiore di Sanità, auspica da anni di aumentare la consapevolezza nelle donne in gravidanza e in età fertile attraverso campagne di comunicazione e prevenzione. È importante fornire un’informazione corretta e tempestiva alle donne in modo che siano consapevoli dei rischi evitabili e possano adottare uno stile di vita sano evitando il consumo di alcolici.

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