Andrea Pinna: il viaggio da Pechino Express alla lotta contro il disturbo bipolare

Andrea Pinna: il pioniere degli influencer

Andrea Pinna è stato uno dei primi influencer ad emergere durante l’era dei social media. Mentre Facebook era dominato dai saluti mattutini e dalle richieste di caffè, Pinna ha creato “Le perle di Pinna”, una raccolta di aforismi sarcastici come “Tutti senza credito, ma tutti con l’iPhone” e “La pena è gratis, l’invidia te la devi sudare”. Il successo è stato immediato: Pinna, che all’epoca era disoccupato e viveva a Cagliari, ha guadagnato più follower di Alessia Marcuzzi, ha iniziato a vendere magliette con le sue frasi stampate e si è trasformato in una personalità televisiva. Nel 2015 ha vinto Pechino Express insieme al personal trainer Roberto Bertolini e nel 2016 ha condotto il Daily del programma in Sudamerica.

La lotta contro il disturbo bipolare

Nonostante il successo, la vita di Andrea Pinna ha subito una svolta drammatica. Un giorno, all’improvviso, ha perso la vista e l’udito, cadendo in uno stato di incoscienza. Quando è tornato in sé, si è ritrovato paralizzato e inerte. Questo è stato il primo segnale del disturbo bipolare, una malattia che alterna periodi di euforia a periodi di profonda depressione. Pinna ha passato mesi a letto, dormendo solo due ore al giorno durante i periodi di euforia e affrontando momenti di profonda disperazione durante le fasi depressive.

Le sfide della malattia mentale

Andrea Pinna ha affrontato numerose sfide legate alla sua malattia mentale. Ha scritto un libro intitolato “Il mio lato B(polare)”, in cui utilizza l’ironia per raccontare la sua esperienza senza censurare nulla. Ha affrontato l’abuso di alcol e sostanze che ha scatenato la malattia, le manie di grandezza, le difficoltà nel mantenere relazioni umane e la lotta per ottenere una diagnosi e una cura adeguate. Pinna ha vissuto vere e proprie crisi psicotiche, durante le quali ha avuto allucinazioni e ha sperimentato paure irrazionali. Ha anche accolto a casa sua famose star di Hollywood come Cate Blanchett, Brad Pitt, Gwyneth Paltrow, Tom Cruise e Gina Lollobrigida, dimostrando quanto la sua mente fosse confusa e turbata.

La ricerca della guarigione

Pinna sottolinea l’importanza di cercare aiuto professionale per le malattie mentali. Non si può guarire da soli e il sostegno dei propri cari non è sufficiente. Paragona la cura delle malattie mentali a una frattura del femore: il sostegno degli altri è importante, ma alla fine è necessario rivolgersi a uno specialista per ottenere una cura adeguata. Pinna ha sperimentato diverse terapie e farmaci, ma ha impiegato del tempo per trovare la cura giusta. Ora, sebbene non sia completamente guarito dal disturbo bipolare, si sente molto meglio e ha una maggiore sensibilità rispetto alla media.

Nonostante le difficoltà incontrate a causa della sua malattia, Pinna ha mantenuto la sua popolarità e ha continuato a lavorare nel mondo dell’intrattenimento. Anche se ha perso alcuni sponsor, è grato per la sua guarigione e per il supporto che ha ricevuto. La sua storia è un esempio di come sia possibile affrontare e superare le sfide della malattia mentale.


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