Ambiguità, omissioni e nessun pentimento. Come Fratelli d’Italia gestisce la sua complessa storia

Un elemento evidente è l’incapacità della destra italiana di proporre una narrazione alternativa. In mancanza di argomenti validi, si sono limitati ad attribuire a Dante Alighieri una posizione di destra, senza però fornire alcuna prova o argomentazione convincente.

Inoltre, Giorgia Meloni e i suoi sostenitori hanno cercato di rivedere la propria storia politica, cercando di nascondere piccoli brani scomodi e creando delle zone d’ombra intorno a certi episodi. Tutto ciò è emerso chiaramente durante il dibattito politico, caratterizzato da silenzi imbarazzanti e reticenze su determinati argomenti.

Negli ultimi dieci anni, la politica italiana è stata caratterizzata da un’assenza di interesse per la storia. I partiti e i leader politici vedevano la storia come un ostacolo da superare, senza considerarne l’importanza. Questo atteggiamento è ora cambiato con l’ascesa di Fratelli d’Italia al governo, che ha riportato in auge la pratica di manipolare e sfruttare la storia a proprio vantaggio.

Non è certamente una novità che i partiti abbiano sempre cercato di utilizzare la storia a fini politici, anche durante la cosiddetta Prima Repubblica. Tuttavia, ciò che è particolarmente interessante nell’approccio recente della destra italiana è il modo in cui essa sta interpretando il passato e cercando di plasmarlo a proprio vantaggio.

Da un lato, c’è un tentativo di glorificare e riscoprire personaggi e episodi della storia italiana che possono essere strumentalizzati per sostenere l’agenda politica della destra. Dall’altro lato, ci sono sforzi evidenti per cancellare o minimizzare gli aspetti scomodi della storia, o per reinterpretarli in modo da confondere l’opinione pubblica.

Questa strategia politica si basa sulla manipolazione della memoria collettiva e sulla creazione di una narrazione selettiva e distorta del passato. Si cerca di creare un’immagine idealizzata della storia italiana, ignorando gli errori e mettendo in risalto solo gli elementi che possono sostenere l’agenda politica della destra.

Tuttavia, questo approccio alla storia è estremamente pericoloso. Manipolare la storia per scopi politici mina la nostra comprensione del passato e distorce la nostra percezione della realtà. Inoltre, si rischia di creare divisioni all’interno della società, alimentando conflitti e risentimenti.

È fondamentale che la storia sia trattata in modo rigoroso e imparziale, basandosi su fonti affidabili e su un’analisi critica dei fatti. Solo attraverso una comprensione accurata e onesta della storia possiamo sperare di imparare dagli errori del passato e costruire un futuro migliore.

La politica non dovrebbe essere uno strumento per manipolare la storia, ma dovrebbe essere guidata da valori e ideali che pongono l’interesse comune al di sopra di tutto. Sfortunatamente, sembra che la destra italiana sia ancora lontana da questa visione.

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