Alessio Vassallo: 20 anni di carriera e una battaglia vinta contro la ludopatia
Alessio Vassallo, noto per i suoi ruoli in adattamenti televisivi di opere di Andrea Camilleri come “Il giovane Montalbano”, “La stagione della caccia” e “La concessione del telefono”, ha recentemente festeggiato 20 anni di carriera. Un traguardo raggiunto grazie alla sua tenacia e alla passione per la recitazione, che lo ha portato a emergere dalla sua Sicilia natale. Ma la sua storia di successo è stata accompagnata anche da una dura battaglia personale contro la ludopatia, di cui ha parlato per la prima volta come ospite nel programma “La volta buona” condotto da Caterina Balivo.
L’infanzia a Palermo e la sfida contro il bullismo
Alessio Vassallo ripercorre le tappe della sua vita, che ha avuto inizio a Palermo 40 anni fa. Figlio di un commercialista e di una casalinga, da bambino era molto introverso e trascorreva gran parte del suo tempo a giocare da solo. A causa della sua inclinazione a schierarsi dalla parte di coloro che venivano bullizzati, è stato vittima di bullismo. Tuttavia, oggi quando torna a Palermo, le persone che un tempo lo prendevano in giro gli chiedono addirittura di farsi una foto insieme.
La svolta: da aspirante ufficiale dei carabinieri ad attore
La vita di Alessio Vassallo ha subito una svolta radicale quando, durante l’ultimo anno di liceo, è stato ricoverato in ospedale per un’appendicite. In quel periodo, era affascinato dall’idea di diventare un ufficiale dei carabinieri e aveva intenzione di frequentare l’Accademia a Modena. Tuttavia, la sua natura introversa e il desiderio di esprimersi lo hanno spinto verso un’altra direzione. Mentre era in ospedale, ha conosciuto un insegnante di recitazione di Palermo che lo ha invitato a partecipare a un corso. È stato lì che ha scoperto il suo canale di espressione e ha deciso di intraprendere la carriera di attore, diplomandosi e trasferendosi a Roma all’età di 18 anni.
La confessione: la lotta contro la ludopatia
Durante la sua intervista a “La volta buona”, Alessio Vassallo ha parlato apertamente della sua lotta contro la ludopatia, una dipendenza dal gioco d’azzardo. Ha sottolineato che è uscito completamente da questa dipendenza da circa 6-7 anni e ha sentito il bisogno di condividere la sua esperienza per poter aiutare gli altri. Ha spiegato che all’inizio giocava per vincere, ma poi è diventato dipendente dall’adrenalina di vincere e perdere tutto. Secondo lui, la dipendenza è un problema diffuso nella società moderna e bisogna imparare a dipendere da se stessi anziché da qualcosa o qualcuno. Ha sottolineato l’importanza di chiedere aiuto quando si cade in una dipendenza e ha ammesso di aver provato vergogna nel farlo, poiché come attore si è sempre sentito sotto pressione per essere perfetto.
Alessio Vassallo ha anche parlato della sua vita sentimentale, rivelando di aver avuto relazioni tossiche che hanno contribuito alla sua dipendenza dal gioco. Tuttavia, da due anni è fidanzato con Ginevra Pisani, ex “professoressa” de “L’Eredità”, che gli ha ridato il sorriso e l’equilibrio.
La storia di Alessio Vassallo è un esempio di determinazione e resilienza, dimostrando che è possibile superare le sfide personali e raggiungere il successo. La sua esperienza con la ludopatia è un monito per tutti noi, invitandoci a riflettere sulle dipendenze moderne e a cercare aiuto quando ne abbiamo bisogno.
Lascia un commento