Torna dal 21 ottobre ApritiModa, il tour gratuito aperto ai non addetti ai lavori per scoprire ed esplorare le eccellenze del Made in Italy. Sono 100 le aziende che apriranno i battenti dei loro laboratori e atelier svelando i segreti della moda italiana nel quadro di una kermesse molto originale che in passato, sin dalla sua prima edizione nel 2017, ha attirato oltre quindicimila visitatori. Apritimoda riunisce realtà sparse su tutto il territorio nazionale – da nord a sud – che condividono un unico comun denominatore: il lavoro straordinario di artigiani e grandi imprese del settore che ogni giorno, grazie alla cura del dettaglio, trasformano abiti, calzature e accessori in spettacolari rappresentazioni e testimonianze della leadership tricolore nel fashion. Protagonista di questa settima edizione è la moda sportiva italiana, ossia lo sportswear, tema scelto anche perché nel 2026 ricorrono le prossime Olimpiadi che si terranno fra Milano e Cortina. Qui sotto l’atelier di Dolce&Gabbana. Nella foto di intro un’immagine dello storico atelier della maison Curiel.
Quella della moda sportiva è una eclatante novità all’interno dell’ormai consueta e imperdibile manifestazione, ideata dalla giornalista Cinzia Sasso. Quest’anno, infatti, per la prima volta, il pubblico avrà modo di scoprire anche quei luoghi dove la moda incontra lo sport, e l’innovazione s’intreccia con la bellezza; perché lo sport, come la moda, è un linguaggio universale. Tra le new entry di questa edizione ci sono società che hanno fatto la storia dell’abbigliamento e degli accessori sportivi; realtà, come i Moon Boot di Tecnica Group, che hanno permesso ai doposci italiani di entrare nella storia del costume tanto da essere esposti al Moma di New York; aziende, come Fila, che hanno vestito i campioni dello sci; c’è chi, come Uyn, realizza l’underwear indossato dalle campionesse durante le loro competizioni; chi, come Salice, possiede da oltre un secolo il segreto del saper fare maschere da sci per campioni. Sono tutte imprese con storie affascinanti e uniche da raccontare anche quelle fuori dall’ambito sportivo.
Fanno il loro ingresso quest’anno famiglie che da oltre un secolo si tramandano conoscenza e amore per il lavoro manuale: gli artigiani che creano e rifiniscono le spazzole ricercate e apprezzate in tutto il mondo; i maestri che realizzano gioielli-scultura lavorando e intrecciando a mano le perle di vetro di Murano; professionisti che producono cerchietti, copricapi, fiori in seta dipinti a mano, turbanti e bijoux che raccontano un grande amore per la storia dell’arte; donne che con il loro telaio battono seta, ginestra e lane dando vita a creazioni uniche. Per finire ci saranno aziende che si sono già guadagnate un posto al sole nel panorama della moda mondiale, l’una grazie all’arte del ricamo con cui impreziosisce le creazioni per bambini, l’altra per la maestria di quelle creazioni in maglia diventate un incastro perfetto di fili, luci e arte da indossare.
Non mancheranno di aprire le porte dei loro stabilimenti manifatturieri anche quelle imprese che da più edizioni aderiscono all’iniziativa, realtà di fama mondiale come Armani, Dolce&Gabbana, Loro Piana, Zegna, Fratelli Rossetti che quest’anno compie 70 anni; e piccoli laboratori come lo strepitoso Pino Grasso Ricami, Gallia&Peter Cappelli, lo straordinario ombrellificio artigiano Maglia che ho avuto il piacere di visitare personalmente, il guantaio Omega di Napoli che vende nella quinta strada, solo per citarne alcuni. Un’occasione unia per acccedere agli atelier più esclusivi dove ogni giorno la creatività alimenta la storia del nostro Made in Italy. Storie di aziende, artigiani, imprenditori che metteranno a disposizione del pubblico il percorso che li ha condotti al successo. Appuntamento quindi il 21 e il 22 ottobre 2023 con la nobile cultura del saper fare all’italiana. Chi volesse scegliere il proprio itinerario di visite guidate potrà prenotarsi su www.apritimoda.it
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