Rosario Fiorello: il pensiero del ritiro, il rapporto con Susanna Biondo e un unico rimpianto

Rosario Fiorello si confessa al Tg1

Rosario Fiorello ha rilasciato un’intervista al Tg1, esprimendo pensieri intimi e rivelando dettagli personali. Durante lo speciale “Stasera Parlo Io” condotto dal direttore Gian Marco Chiocci, Fiorello ha parlato del Festival di Sanremo, affermando: “Amadeus ha riportato il Festival di Sanremo ai fasti del baudismo, un fatto riconosciuto da tutti, anche dallo stesso Pippo Baudo“. Ha inoltre aggiunto: “Se sarà il suo ultimo Sanremo? Sì, l’ultimo della serie, adesso, ma secondo me tra due anni torna…“. Il noto showman ha anche rivelato di essere in prossimità del ritiro dalle scene, affermando: “Ci stiamo avvicinando [al ritiro dalle scene ndr.]. Ci vorrebbe mia moglie per parlare di questo. Sono arrivato a quasi 64 anni (a maggio, ndr) ma credo che ci stiamo già avvicinando. Non credo di essere uno di quelli che arriverà a una carriera super lunga, io credo che queste sono le mie ultime battute di una carriera, non posso lamentarmi di niente“.

L’ansia dell’età e il rapporto con Susanna Biondo

Fiorello ha anche accennato al pensiero del ritiro, collegandolo alla morte del padre, affermando: “Quando mio padre è morto era giovane, aveva solo 58 anni. Io ero a Sanremo e nessuno mi disse che era morto, mi dissero che stava male e che dovevo andare. Quando ho compiuto l’età di mio padre c’era l’ansia, poi sono arrivato a 60 e ho pensato: Ma com’è possibile che sono più vecchio di quanto era mio padre?. Cantava, era divertente, ma faceva un altro mestiere, era nella guardia di finanza”. Parlando del suo rapporto con la moglie Susanna Biondo, ha condiviso: “Ci siamo conosciuti non giovanissimi, io 36 e Susanna 32 anni. Avevamo due vite alle spalle, avevamo già vissuto: lei aveva già una bambina, io avevo avuto una vita spericolata. E ci siamo incontrati, guardati negli occhi, innamorati e senza dircelo abbiamo deciso di costruire una terza vita, completamente diversa da quelle che avevamo alle spalle“.

Un solo rimpianto

Infine, Fiorello ha riflettuto sulla sua vita, rivelando di non avere rimpianti tranne uno: “Il mio più grande rimpianto è non aver potuto studiare come avrei voluto. Io faccio sempre le battute sulla scuola, io non ero male, il mio problema era la frequenza: quando ci andavo ero bravo! Avrei voluto studiare di più, studiare la musica, imparare uno strumento e mi sarebbe piaciuto imparare a parlare l’inglese. Io infatti invidio i bambini inglesi, loro già a 6 anni sanno l’inglese“. Ha anche aggiunto di aver rinunciato a molte cose a causa dell’imbarazzo nel parlare inglese, concludendo: “Chissà dove sarei potuto essere“.


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