Serie TV 2022: Le 250 migliori da non perdere

Mario Sesti e il suo libro “Le 250 serie tv da non perdere”

Nel 2022, negli Stati Uniti, sono state prodotte ben 599 serie televisive “scripted”, ovvero di finzione. Questo dato rappresenta un notevole aumento rispetto alle 210 serie del 2009, evidenziando l’ampia varietà di contenuti disponibili su piattaforme di streaming. Per aiutare il pubblico a selezionare le produzioni più acclamate e di successo, Mario Sesti ha pubblicato il suo ultimo libro “Le 250 serie tv da non perdere”, edito da Fazi Editore.

Mario Sesti: giornalista, documentarista e critico televisivo

Mario Sesti è un noto giornalista, documentarista e autorevole critico cinematografico e televisivo. Su Ansa, cura una rubrica dedicata alle serie tv, dalla quale ha tratto le recensioni delle migliori produzioni. Nel suo libro, Sesti ha esaminato le serie televisive, escludendo i documentari e le serie d’animazione, fatta eccezione per Zerocalcare e BoJack Horseman. Ha privilegiato le produzioni in forma seriale rispetto alla narrazione orizzontale. Le sue recensioni sono espresse attraverso dei monitor, con un voto che va da 1 a 4, in base alla qualità. Nelle sue valutazioni, un monitor corrisponde a “si fa vedere con piacere”, mentre 4 è traducibile con “mitica”.

Analisi delle serie e la passione di Mario Sesti

Il libro di Mario Sesti offre un’analisi dettagliata delle serie televisive, evidenziando come alcune di esse ricevano giudizi diversi a seconda delle stagioni. Ad esempio, “La Casa di Carta” ottiene tre monitor e viene valutata come “da non perdere”, ma solo le prime due stagioni ricevono il massimo riconoscimento dall’autore. Tra le serie recensite, troviamo titoli come “Mare fuori”, “Il Trono di Spade”, “Breaking Bad”, “The Crown”, “Gomorra”, “Stranger Things”, “Squid Game”, “Peaky Blinders” e “Il commissario Montalbano”.

Il libro di Sesti non è solo un’analisi critica, ma può essere paragonato a un libro di degustazione. Come di fronte a una vasta cantina, cerca di indicare le migliori “bottiglie” e le ragioni di tale scelta, considerando parametri come colori, aromi, gusto ed equilibrio. Tuttavia, la passione che traspare dalla scrittura di Sesti contagia il lettore più di qualsiasi valutazione, analisi o interpretazione. Come afferma Carlo Verdone nella prefazione al libro: “Ma spesso, fateci caso, la passione che si avverte nella scrittura contagia più di qualsiasi valutazione, analisi, interpretazione.”

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