Tommy Lee, batterista dei Mötley Crüe, accusato di molestie: dettagli sconvolgenti emergono.

Tommy Lee, batterista dei Mötley Crüe, accusato di molestie sessuali durante un volo in elicottero nel 2003

Un’oscura vicenda torna alla luce, coinvolgendo il noto batterista Tommy Lee dei Mötley Crüe. Secondo quanto riportato in una denuncia anonima, Lee avrebbe perpetrato molestie sessuali ai danni di una donna durante un volo in elicottero nel 2003. La vittima afferma di essere stata “palpeggiata, baciata e penetrata a forza con le dita” dal musicista, che avrebbe anche tentato di costringerla a un atto sessuale orale.

Coinvolto anche il pilota

Ma non è solo Tommy Lee ad essere coinvolto in questa vicenda. La denuncia rivela che anche il pilota dell’elicottero, David Martz, sarebbe stato parte integrante degli eventi. Sempre secondo quanto riportato nella denuncia, Martz avrebbe conosciuto la querelante circa un anno prima del volo, quando entrambi lavoravano presso la stessa banca. Da amici, il pilota avrebbe invitato la donna a un giro panoramico sull’elicottero, ma le cose avrebbero preso una piega inaspettata.

Un volo traumatico

Una volta a bordo dell’elicottero, il pilota avrebbe iniziato a servire alcolici ai passeggeri, compreso se stesso, nonostante fosse al comando del velivolo. La donna avrebbe rifiutato di bere, ma Tommy Lee e Martz avrebbero continuato a consumare alcolici e anche cocaina. Sotto l’effetto di queste sostanze, la pressione sulla vittima sarebbe aumentata. La denuncia afferma che Martz avrebbe chiesto alla donna di entrare nella cabina di pilotaggio e di sedersi sulle gambe di Lee per “godersi la vista”. A quel punto, secondo la testimonianza della querelante, Lee avrebbe cercato di costringerla a un rapporto sessuale orale.

Dopo il volo, la vittima e Martz persero i contatti e il pilota morì in un incidente aereo nel 2015. Dopo la sua morte, emersero dettagli sul suo passato turbolento con la Federal Aviation Administration degli Stati Uniti, che gli aveva revocato la licenza di volo per ben tre volte. La donna afferma che queste esperienze le hanno causato “shock, malessere, umiliazione, vergogna e senso di colpa”.

Inizialmente, la vittima aveva deciso di non denunciare i fatti, credendo che la polizia non le avrebbe creduto. Tuttavia, ora potrebbero emergere ulteriori dettagli su questi episodi di molestie e violenze avvenuti a bordo dell’elicottero di Martz.


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