Saint Laurent scommette sul Made in Italy e apre un nuovo atelier a Scandicci

“L’Atelier Maroquinerie ci aiuterà a realizzare la nostra ambizione di sviluppare le creazioni di pelletteria e gli accessori più desiderabili al mondo”, parola della top manager Francesca Bellettini (nella foto qui sotto un suo ritratto). Il brillante CEO di Saint Laurent, che sta cambiando il volto del gruppo francese del lusso con strategie innovative, ha così commentato il taglio del nastro dell’atelier Maroquinerie, il nuovo mega hub artigianale della storica maison parigina oggi controllata da Kering, che ha aperto i battenti a Scandicci, alle porte di Firenze. L’atelier, concepito come una fucina del lusso puro, sorge all’interno dell’ex Palazzo delle Finanze di proprietà di CDP Real Asset (Gruppo CDP).

Il colossale progetto di relocation ha previsto la ristrutturazione degli edifici esistenti, costruiti fra il 1991 e il 1994 e rimasti inutilizzati per anni fino all’arrivo di Kering, oltre alla creazione di nuovi spazi verdi attorno al complesso, rigenerando l’area con notevoli benefici anche a livello ambientale. Il nuovo centro di eccellenza del brand transalpino ha dimensioni faraoniche: la sede italiana dei laboratori artigianali della griffe adibita allo sviluppo e alla produzione degli accessori si sviluppa su 28.700 metri quadrati e creerà occupazione impiegando ben 500 artigiani e tecnici che daranno vita a soluzioni tecnologiche avanzate e nuove tecniche di lavorazione per portare la qualità dei materiali, l’efficienza produttiva e la sostenibilità del brand verso nuovi traguardi. Si parla già di 200 nuove assunzioni entro il 2025 a fronte dei 60 dipendenti del 2012 (qui sotto alcune immagini della nuova sede italiana della maison parigina). Le donne rappresentano attualmente il 53% della forza lavoro e il 50% di questa quota svolge mansioni dirigenziali.

Secondo La Repubblica il gruppo CDP Real Asset (della Cassa Depositi e Prestiti) ha investito oltre 30 milioni di euro in questo progetto. La struttura, affittata al polo del lusso francese Kering per i prossimi 27 anni, svolgerà un ruolo fondamentale nello sviluppo delle attività di pelletteria e accessori della prestigiosa maison in continua crescita. Un poderoso investimento che, oltre che la fiducia incrollabile nel Made in Italy, esprime anche tutto l’attuale impegno di Kering e di Saint Laurent nel potenziamento del comparto pelletteria e accessori della griffe prestigiosa e avant garde fondata da Yves Saint Laurent nel 1961 e tuttora considerata dai francesi un tesoro nazionale. La struttura eseguirà tutti i prototipi e i campioni del brand, nonché articoli su misura per i clienti più esigenti e speciali della maison parigina. L’attività di produzione nel sito sarà limitata a questi articoli altamente specializzati e a progetti complessi che richiedono il massimo grado di competenza tecnica.

La maison ha peraltro internalizzato il taglio delle pelli diminuendo sensibilmente i residui di produzione. Inoltre l’atelier sarà anche il centro di eccellenza del brand per le riparazioni e il supporto post-vendita. Questa nuova factory fornirà servizi di riparazione e ringiovanimento del prodotto per i clienti in Europa, formando al tempo stesso i colleghi dei centri di riparazione dei prodotti della griffe nel mondo per garantire la coerenza della qualità e del servizio a livello globale. A questo proposito l’atelier ospita anche una scuola specializzata per addestrare le nuove leve e impartire lezioni mirate nell’ambito di corsi avanzati per personale esperto. “Siamo molto lieti di aver rilocato ed espanso l’atelier a Scandicci, perché conosciamo ormai da tempo le capacità artigianali e manageriali delle persone di quest’area e il riconosciuto patrimonio della regione di un artigianato eccezionale. L’Atelier Maroquinerie unirà generazioni di conoscenze e competenze, con nuovi livelli di innovazione”, conclude Bellettini. Alla cerimonia di inaugurazione della sede erano presenti, oltre a Francesca Bellettini, anche il sindaco di Firenze Dario Nardella e il governatore della Toscana Eugenio Giani.

In questi giorni poi la maison, che ultimamente ha creato anche una capsule collection di eleganti cappelli di feltro in collaborazione con la storica griffe Borsalino, insieme al suo direttore creativo Anthony Vaccarello ha celebrato  in grande stile la mostra parigina ‘I need to live’ dedicata al noto fotografo Juergen Teller, simbolo della fotografia di moda anni Novanta e pioniere della etologia dei comportamenti umani nell’ambito della fashion photography, con un sontuoso gala dinner a cui hanno partecipato, fra gli altri, François Henry Pinault, Francesca Bellettini, Bjork, Béatrice Dalle, Eva Herzigowa, Marc Jacobs, Alexander Skarsgard, Charlotte Gainsbourg, Anja Rubik e Philippine Leroy Beaulieu (qui sopra nelle foto da sinistra: Juergen Teller con Anthony Vaccarello. Alexander Skarsgard e Francesca Bellettini e infine Philippine Leroy Beaulieu). Negli ultimi anni sotto la direzione creativa di Vaccarello, sempre sensibile all’arte e in particolare al cinema, il mago dell’obbiettivo, autore di scatti iconici e trasgressivi, ha firmato diverse campagne pubblicitarie ipnotiche e molto glamour per Saint Laurent.


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