Le email di Balocco e Ferragni divulgati online

Multa per pubblicità ingannevole: Chiara Ferragni e Balocco colpiti dall’Antitrust

L’imprenditrice Chiara Ferragni e l’azienda dolciaria Balocco sono stati multati dall’Antitrust con l’accusa di pubblicità ingannevole riguardo al famoso Pandoro con lo zucchero a velo rosa, che lo scorso anno ha fatto impazzire Instagram. La notizia della multa, che ammonta a 1 milione di euro per Ferragni, ha fatto rapidamente il giro del web e ha suscitato numerosi commenti. Il Corriere della Sera ha pubblicato lo scambio di email che si sarebbe verificato tra il team di Balocco e quello di Ferragni durante quel periodo.

Le email che svelano le strategie di marketing

Secondo quanto riportato dal Corriere, l’azienda Balocco avrebbe scritto a Ferragni: “Ciao a tutte. Per me va bene, ma dobbiamo fare molta attenzione all’attività benefica che potrebbe farci incorrere in pubblicità ingannevole legata alle vendite […] Dobbiamo spiegarlo bene, forse sarebbe meglio farlo al telefono…”. In un’altra email datata 18 novembre 2022, Balocco avrebbe scritto a Ferragni: “È molto importante per noi sottolineare il sostegno al progetto benefico senza menzionare le vendite, poiché si tratta di una donazione che non è legata alle performance del prodotto sul mercato”.

Tuttavia, come riportato dal Corriere, “dalle numerose email risulta che il team di Ferragni, in ultima istanza, aveva il potere di decidere i contenuti da veicolare”.

La replica di Ferragni e la controversia sulle vendite

In risposta alle richieste di Balocco, il team di Chiara Ferragni avrebbe inviato un’altra email, in cui si legge: “Buongiorno. Ho rivisto il comunicato in alcuni punti. Te lo rimando in allegato. […] ‘Il celebre marchio piemontese Balocco, famoso in tutto il mondo per l’eccellenza della sua offerta natalizia, presenta una novità esclusiva: il pandoro Chiara Ferragni, le cui vendite serviranno a finanziare un progetto di ricerca promosso dall’Ospedale Regina Margherita di Torino’”.

La risposta di Balocco non si è fatta attendere: “Mi verrebbe da rispondere [al team Ferragni, ndr]: in realtà, le vendite servono a pagare il vostro cachet esorbitante”.

Secondo quanto riportato dal Corriere, su un totale di 362.577 Pandori con il marchio di Ferragni, non tutti sono stati venduti. In effetti, una parte di essi è rimasta invenduta (circa il 20%) ed è stata distrutta.

La multa inflitta dall’Antitrust a Chiara Ferragni e Balocco per pubblicità ingannevole rappresenta un importante avvertimento per le aziende e gli influencer che utilizzano i social media come piattaforma di promozione. È fondamentale che le informazioni veicolate siano trasparenti e veritiere, al fine di evitare sanzioni e tutelare i consumatori.


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