Chiara Ferragni multata: impugnerà la decisione e proseguirà con la beneficenza

Chiara Ferragni e Balocco rispondono alle sanzioni dell’Antitrust

Dopo le sanzioni milionarie inflitte dall’Antitrust a Chiara Ferragni e Balocco per “pratica commerciale scorretta” riguardo ai pandori natalizi, entrambe le società hanno risposto affermando di non essere d’accordo con tale decisione.

Chiara Ferragni: “Un’operazione commerciale come tante”

La regina delle influencer, Chiara Ferragni, ha espresso il suo dispiacere per la sanzione tramite una Instagram Story, sottolineando che l’operazione con Balocco è stata una pratica commerciale come tante altre che svolge quotidianamente. Ha inoltre evidenziato l’importanza della donazione benefica fatta da Balocco all’ospedale Regina Margherita, affermando che era un punto fondamentale dell’accordo. Ferragni ha sottolineato che il macchinario donato all’ospedale per esplorare nuove cure terapeutiche per i bambini affetti da osteosarcoma e sarcoma di Ewing è ciò che conta di più per lei.

“Mi dispiace, che dopo tutto l’impegno mio e della mia famiglia in questi anni sul fronte delle attività benefiche, ci si ostini a vedere del negativo in un’operazione in cui tutto è stato fatto in totale buona fede.”

Ha inoltre ribadito che lei e la sua famiglia continueranno a fare beneficenza come hanno sempre fatto e che impugneranno la decisione dell’Antitrust nelle sedi opportune.

Balocco: “Non condividiamo la decisione e tuteleremo i nostri diritti”

Anche Balocco ha preso atto della sanzione comminata dall’Antitrust, nonostante gli sforzi fatti per fornire tutti gli elementi necessari per una corretta ricostruzione del caso. L’azienda, che si è sempre distinta per la correttezza e la trasparenza, ha dichiarato di non condividere la decisione e si riserva il diritto di agire nelle sedi opportune per tutelare i propri diritti.

Selvaggia Lucarelli commenta la replica di Chiara Ferragni

Selvaggia Lucarelli, che un anno fa aveva sollevato il caso, ha commentato la replica di Chiara Ferragni sottolineando la cattiva fede dell’imprenditrice digitale, come evidenziato dalla sentenza dell’Antitrust. Lucarelli ha criticato Ferragni per aver preso 1 milione di euro per un’operazione commerciale mascherata da beneficenza e per cercare di giustificarsi affermando che la sua beneficenza consisteva nel fare pubblicità gratuita all’ospedale e alla ricerca tramite i suoi social media.

“Forse la cosa peggiore è che tu che hai preso 1 milione di euro per un’operazione commerciale mascherata da beneficenza e cerchi di sfangartela dicendo che alla fine la tua beneficenza è stata fare pubblicità gratis sui tuoi social all’ospedale e alla ricerca (ma come è umana lei).”

Lucarelli ha sottolineato che secondo l’Antitrust, sia Ferragni che la sua reputazione hanno beneficiato di questa operazione, fingendo di essere attiva nella beneficenza senza effettuare alcuna donazione, ma solo guadagnando. Ha concluso affermando che Ferragni può impugnare la sentenza, ma è certo che non ha donato nemmeno 1 euro all’ospedale torinese e alla ricerca.


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