“Figlia del fuoco: il nuovo film di Zack Snyder che incendierà lo schermo”

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco, il nuovo film di Zack Snyder su Netflix

Zack Snyder torna alla carica con una nuova saga cinematografica, che prende il via con il film Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco, disponibile su Netflix a partire dal 20 dicembre. Questo progetto, diviso in due parti (la seconda arriverà il 19 aprile 2024 sempre su Netflix), è stato diretto e scritto da Snyder insieme a Shay Hatten e Kurt Johnstad. Per Hatten, si tratta della quinta collaborazione con Netflix, dopo Army of the Dead – insieme a Snyder -, il prequel Army of Thieves, lo spin-off animato Army of the Dead: Lost Vegas e il film di caccia ai vampiri Day Shift con Jamie Foxx.

Il film Rebel Moon, prodotto da Snyder, viene definito come “un evento epico tra scienza e fantasy” e ha richiesto decenni di lavoro per la sua realizzazione. Il cast è composto da un’eccezionale selezione di attori, tra cui spiccano Sofia Boutella (La mummia-2017), Djimon Hounsoou (Il gladiatore), Charlie Hunnam (Sons of Anarchy), Anthony Hopkins (Il silenzio degli innocenti), Michiel Huisman (Hill House), Ed Skrein (Deadpool), Doona Bae (Sense8), Ray Fisher (True Detective) e Corey Stoll (Billions).

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco, trama

Il film racconta la storia di Kora (interpretata da Sofia Boutella), una donna misteriosa con un passato oscuro che atterra per caso su una luna ai confini dell’universo. Qui, si stabilisce in un tranquillo insediamento agricolo e diventa l’unica speranza di sopravvivenza per la comunità. Tuttavia, il tirannico Reggente Balisarius (interpretato da Fra Fee) e il suo crudele emissario, l’Ammiraglio Noble (interpretato da Ed Skrein), scoprono che i contadini hanno venduto inconsapevolmente i loro raccolti ai Bloodaxe (interpretati da Cleopatra Coleman e Ray Fisher), capi di un gruppo di ribelli perseguitati dal Mondo Madre. Kora si unisce a Gunnar (interpretato da Michiel Huisman), un contadino che non conosce la realtà della guerra, per intraprendere una missione per reclutare combattenti disposti a rischiare la vita per difendere il popolo di Veldt. Durante il loro viaggio attraverso mondi diversi alla ricerca dei Bloodaxe, i due radunano un gruppo di guerrieri accomunati dal desiderio di redenzione. Tra di loro ci sono il pilota e mercenario Kai (interpretato da Charlie Hunnam), il leggendario comandante Generale Titus (interpretato da Djimon Hounsou), la maestra di spada Nemesis (interpretata da Doona Bae), il prigioniero dal passato regale Tarak (interpretato da Staz Nair) e il combattente della resistenza Milius (interpretato da E. Duffy). Jimmy (doppiato da Anthony Hopkins nella versione originale), un antico protettore meccanizzato nascosto dietro le quinte, si risveglia su Veldt con un nuovo scopo.

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco, recensione

Il regista di 300 si cimenta in un’altra avventura fantascientifica, creando nuovi mondi, personaggi e scenografie. Tuttavia, sembra aver dimenticato di scrivere una sceneggiatura degna di questo nome. Rebel Moon – Parte 1 è una versione tagliata di una director’s cut di 4 ore, che fa parte di un progetto diviso in due film. Purtroppo, il risultato non è all’altezza delle aspettative. Il film inizia con una voce fuori campo che introduce lo spettatore a questo nuovo universo narrativo, ma fin da subito ci si trova sommersi da un’eccessiva quantità di informazioni, che rendono difficile seguire la trama.

Rebel Moon – Parte 1 sembra essere un mix di citazioni e riferimenti alle grandi saghe di fantascienza, ma il risultato è una parodia involontaria, con una mancanza di chiarezza sul tono che Snyder voleva dare al film. Non si capisce se voleva creare un’atmosfera seria e cupa o se puntava a un’ambientazione cyberpunk ironica. Nonostante l’impegno profuso nel creare nuovi mondi, creature spaziali e tecnologie, gli effetti visivi non sono all’altezza delle aspettative. Inoltre, i combattimenti sono privi di sangue, il che li rende meno coinvolgenti.

Il film presenta anche alcuni dei difetti tipici delle opere di Snyder, come l’uso eccessivo del rallentatore e spiegazioni superflue. Il problema principale, però, è la sceneggiatura. Rebel Moon – Parte 1 è uno dei film con la sceneggiatura più confusionaria mai realizzati, pieno di buchi di trama senza precedenti. Durante la fase in cui Kora e il contadino si mettono alla ricerca di nuovi alleati, la confusione raggiunge il suo apice. Snyder utilizza didascalie per indicare i nomi dei pianeti visitati dai personaggi, ma senza un contesto narrativo chiaro. I nuovi personaggi che Kora incontra sembrano apparire dal nulla e, dopo qualche battuta di dialogo, si uniscono alla causa senza una vera motivazione. Nel complesso, i personaggi risultano poco sviluppati.

Il film presenta anche numerosi riferimenti ad altre opere cinematografiche, come Conan il barbaro e Harry Potter, ma il risultato è un mix confuso di immagini che sembrano provenire da un videogioco fantasy del 2004.

Nonostante ciò, la colonna sonora del film è uno dei suoi punti di forza. Tuttavia, le interpretazioni degli attori sono mediocri, ad eccezione di Sofia Boutella, che riesce a portare a casa una performance discreta nonostante alcune scivolate. Da segnalare anche la presenza nel cast di due attori che hanno interpretato lo stesso ruolo in Game of Thrones, Daario Naharis: Ed Skrein nella terza stagione e Michiel Huisman nelle stagioni successive.

Dopo aver visto la prima parte di Rebel Moon, attendere l’uscita della seconda parte ad aprile è probabilmente l’ultimo dei pensieri degli spettatori.


Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *