Adriano Giannini rivela il dramma della morte del fratello per aneurisma cerebrale

Adriano Giannini: una vita nel mondo del cinema

Adriano Giannini, noto attore di 52 anni, è figlio d’arte, con i genitori Giancarlo Giannini e Livia Giampalmo. La sua infanzia non è stata come quella di tutti gli altri, senza ricordi di una famiglia normale o di cene con i suoi genitori attorno a una tavola. In un’intervista al “Corriere della Sera”, Adriano racconta: “Avrò avuto due anni quando si separarono”. La passione per la recitazione è nel suo DNA, ma lui afferma di essersi meritato il diritto di appartenere al mondo del cinema. Fin da giovane ha lavorato dietro la macchina da presa come cineoperatore. “Dopo la maturità”, ricorda, “ho lavorato in questo ruolo per undici anni. Il primo film è stato quello di mia madre, Evelina e i suoi figli. Ero disposto a fare qualsiasi lavoro sul set, anche senza competenze specifiche. Non avevo idea di cosa fare”.

La perdita di un fratello e la rinascita

Adriano Giannini racconta di un evento doloroso che ha cambiato la sua vita: la morte di suo fratello Lorenzo, a causa di un aneurisma cerebrale, quando aveva solo 19 anni. Questo evento lo ha spinto a cercare di andare avanti senza pensarci troppo, cercando distrazione nel lavoro dietro le quinte dei set cinematografici. “All’epoca”, racconta, “gli operatori e gli assistenti erano i primi a vedere il girato, anche prima del regista”. Ora, Adriano ha molti film pronti, tra cui “Adagio” di Stefano Sollima e la serie “Supersex” di Francesca Manieri per Netflix, che racconta la vita di Rocco Siffredi, interpretato da Alessandro Borghi.

Un attore completo e una vita privata appagante

Nella serie “Supersex”, Adriano Giannini interpreta il ruolo di Tommaso, il fratellastro di Rocco Siffredi. “Più grande di lui, un personaggio estremo e complesso”, anticipa l’attore. “Ruppe con la famiglia e aprì un ristorante a Parigi, entrando in un giro un po’ losco di marsigliesi e corsi. Era il punto di riferimento e l’idolo di Rocco, che a Parigi conobbe Pontello, l’attore hard che lo introdusse al porno”. Sulla sua vita privata, Adriano è legato a Gaia Trussardi dal 2017 e i due si sono sposati nel 2019. “Con Gaia mi sono trasferito a Milano per il suo lavoro”, racconta. Durante il periodo del Covid-19, hanno sperimentato una convivenza estrema con i due figli adolescenti di Gaia. Adriano non si considera un padre per loro, ma cerca di portare rispetto. Durante il lockdown, ha imparato a fare il pane e ha scritto una favola con Gaia. “Mi sono rotto delle favole e ho scritto una storia alla Bukowski”, aggiunge. “Mi piace scrivere, ho una storia su Bernardo Bertolucci che tengo per me, su Bernardo in cielo, finalmente libero, anche di parlare con Giulio Cesare e Shakespeare, o di ritrovare Marlon Brando”.

La somiglianza con il padre e le sfide nel mondo del cinema

La somiglianza con il padre è stata sia una benedizione che una maledizione per Adriano Giannini. Da adolescente, detestava che glielo dicessero e una volta arrivò a tirare un piatto di rigatoni in faccia a qualcuno. Tuttavia, nonostante le incertezze e le sfide, ha deciso di intraprendere la carriera di attore. “Mio padre era contrario che facessi l’attore, troppe incognite”, rivela Adriano. “Ma mi ha incoraggiato nel remake del suo film cult. Era tutto troppo per tirarmi indietro”. Nonostante le difficoltà, Adriano ha dimostrato il suo talento e ha lavorato con importanti registi e produttori. Ora, guarda avanti con entusiasmo e continua a dedicarsi alla sua passione per il cinema.

Nel suo passato di cineoperatore, Adriano Giannini ha avuto esperienze anche nel mondo del cinema semi-hard. “Le attrici porno erano insopportabili”, ricorda. “Dopo due ore, vedevo solo lo squallore. Ho fatto una lunga gavetta. Ricordo Olmi, un alchimista che costruiva i filtri per aiutare l’effetto notte”. La sua carriera è stata ricca di esperienze e di sfide, ma Adriano Giannini ha dimostrato di essere un attore completo e talentuoso, pronto ad affrontare nuove sfide nel mondo del cinema.


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