Aldo Fallai per Giorgio Armani: una mostra che cattura l’essenza dello stile
Aldo Fallai, il fotografo che ha saputo tradurre in immagini lo stile di Armani “con grande empatia, riuscendo anche a cogliere al volo le sue fantasie”, ha inaugurato, insieme a “re Giorgio”, la mostra al Silos di via Bergognone. L’allestimento, intitolato Aldo Fallai per Giorgio Armani, 1977-2021, curato dallo stilista insieme a sua sorella Rosanna e a Leo Dell’Orco, il suo braccio destro, è concepito come un “lungometraggio” che si snoda attraverso 250 fotogrammi.
“Per cortesia, non chiamatela retrospettiva – avverte Armani – , questa è un’istantanea da vivere e guardare con la testa e il cuore”. La mostra, aperta fino all’11 agosto, offre uno sguardo privilegiato sul lavoro di Fallai e sulla sua collaborazione con Armani.
Un dialogo naturale tra due maestri
“Il lavoro con Giorgio è stato il frutto di un dialogo naturale e continuo – racconta Fallai – ; entrambi eravamo interessati a mettere in luce un aspetto dello stile legato alla personalità di chi indossa un abito”. L’immagine simbolo della mostra è quella di Antonia Dell’Atte, musa di Armani e interprete delle donne in carriera.
L’intesa tra Fallai e Armani parte da lontano. Il fotografo fiorentino, classe 1943, diplomato all’Accademia d’arte, inizia la carriera come grafico e grazie alla sua passione per l’immagine fotografica, entra in contatto con il giovane Armani, che all’inizio della sua carriera lavorava come freelance. E proprio negli anni Settanta scatta il loro sodalizio, con Armani attento ai cambiamenti sociali e determinato a riscrivere le regole del vestire, con le donne pronte ad acquisire un nuovo potere e gli uomini desiderosi di vestirsi con più consapevolezza.
Un’immagine che parla di eleganza e di emozioni
Armani crea un vero e proprio lifestyle e Aldo Fallai lo accompagna nella definizione di questo nuovo immaginario con scatti speciali. Fallai ama il cinema e l’arte, due passioni che evoca nelle foto per Armani attraverso suggestioni che rimandano al neorealismo e alla pittura rinascimentale. Tutto questo senza mai dimenticare un mantra di “re Giorgio”: “L’eleganza non è farsi notare ma farsi ricordare“.
“Rivedendo tutto il lavoro fatto insieme sono colpito dalla forza che ancora oggi questi scatti sanno emanare – ammette Armani – non a caso, hanno fatto breccia nell’immaginario collettivo”. Una sintonia tra creativo e fotografo che ha prodotto foto memorabili “senza effetti speciali, con produzioni agili e snelle” ama sottolineare Fallai, interprete geniale della “rivoluzione” che Armani ha portato nella moda.
La mostra Aldo Fallai per Giorgio Armani, 1977-2021 è un’opportunità unica per immergersi nell’universo creativo di due grandi maestri, che hanno saputo catturare l’essenza dello stile e trasmetterla attraverso le immagini. Un’istantanea di un sodalizio artistico che ha lasciato un’impronta indelebile nella moda e nell’immaginario collettivo.
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