La storia del calendario dell’avvento: il countdown al Natale in 24 caselle

La storia del calendario dell’avvento: una tradizione che si rinnova

Il calendario dell’avvento, con le sue caselle da aprire ogni giorno fino al Natale, è diventato un’icona dell’attesa per le festività natalizie. Ma da dove viene questa tradizione? L’invenzione del calendario dell’avvento è attribuita a Gerhard Lang, un editore tedesco, che nel primo decennio del XX secolo decise di rendere l’attesa del Natale più dolce per sua madre. La prima versione consisteva in sacchetti di biscotti da aprire uno al giorno, ma presto si diffuse l’uso di 24 pacchetti da scartare. Nel corso degli anni, il calendario dell’avvento ha assunto forme sempre più creative e variegate, includendo non solo dolciumi, ma anche cibi salati, piccoli alcolici e regali ispirati a serie tv e cartoni animati. Anche il settore della moda ha abbracciato questa tradizione, proponendo calendari dell’avvento con mini accessori e gioielli.

Una storia sorprendente

La storia del calendario dell’avvento risale al XX secolo e ha radici in Germania. Gerhard Lang, un editore tedesco, è considerato il primo a commercializzare un calendario dell’avvento. Tuttavia, l’idea era stata in realtà di sua madre, che preparava dei biscotti da dividere in sacchetti da aprire uno al giorno. Altre versioni sostengono che in Germania fosse già diffuso l’uso di aspettare il Natale con 24 pacchetti da scartare. Durante il nazismo, i calendari dell’avvento vennero utilizzati per scopi propagandistici, mentre nella Repubblica Democratica Tedesca si riempivano di icone sovietiche. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il calendario dell’avvento assunse la forma che conosciamo oggi, grazie all’influenza di un altro editore tedesco e alla collaborazione con un personaggio televisivo americano. Da quel momento, i calendari dell’avvento hanno conquistato fama internazionale.

Il business del beauty

Negli ultimi anni, i calendari dell’avvento beauty hanno avuto un grande successo. L’idea è stata lanciata nel 2010 dai grandi magazzini londinesi Selfridges, che si sono associati a L’Oréal Paris per offrire una selezione di prodotti multi-brand. Da allora, altri negozi hanno seguito l’esempio, proponendo calendari dell’avvento con prodotti per la cura della pelle, il make-up e molto altro. Inizialmente, l’attrattiva dei calendari dell’avvento risiedeva nella convenienza rispetto all’acquisto dei singoli prodotti. Tuttavia, negli ultimi anni si è sollevata la questione del packaging e della sovrapproduzione, oltre al rischio di accumulare prodotti inutilizzati. Nonostante ciò, il business dei calendari dell’avvento beauty continua a prosperare, con prezzi che vanno da pochi euro a migliaia di euro per i calendari di lusso. Secondo alcuni esperti, il successo di questi calendari risiede nella ricerca di piccole ricompense che seguono momenti di noia o sforzo, incoraggiata dai social media. Inoltre, in periodi di crisi economica, le persone tendono a preferire piccoli acquisti significativi rispetto a grandi spese.


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