Il rapper Shiva in carcere: impossibilitato a conoscere suo figlio

Il rapper italiano Shiva, il cui vero nome è Andrea Arrigoni, è diventato padre di un bambino di nome Draco. Tuttavia, a causa della sua detenzione nel carcere di San Vittore dallo scorso ottobre, non ha potuto assistere al momento della nascita. Il giovane artista di 24 anni è coinvolto in un caso di sparatoria avvenuta lo scorso luglio a Milano, davanti alla sede della sua casa discografica. È accusato di tentato omicidio per aver sparato alle gambe di due rivali appartenenti al gruppo “Seven Zoo”, affiliato a un altro artista chiamato Rondo Da Sosa.

La lettera di Shiva al figlio appena nato

Nonostante la sua assenza al momento della nascita, Shiva ha scritto una lettera a mano per suo figlio, che è stata pubblicata dal suo staff sulla sua pagina Instagram. Nella lettera, esprime la sua gioia e tristezza contemporaneamente: “Oggi è il giorno più bello della mia vita ma allo stesso tempo il più triste”. Ha scoperto della nascita del bambino grazie ai fuochi d’artificio che sono stati sparati in suo onore. Shiva considera suo figlio una benedizione in mezzo a tutto il caos che sta vivendo.

La situazione legale di Shiva

Nel frattempo, Shiva deve rimanere in carcere nonostante i suoi due milioni di follower su Instagram e i cinque milioni di ascolti su Spotify. Il tribunale del Riesame di Ancona ha respinto il ricorso presentato dai suoi avvocati. La strategia della difesa si basa sul fatto che Shiva non ha sparato con l’intenzione di uccidere, ma è stato attaccato da due individui pericolosi che gli hanno rotto la mascella. Quattro persone del suo entourage sono anche sotto indagine per il caso.

Articolo originale: Shiva, il rapper detenuto, diventa padre ma non può assistere al parto


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